“Troppi impianti di trattamento rifiuti preoccupanti per la nostra salute”.

 

“Troppi gli impianti di trattamento dei rifiuti localizzati sul territorio apriliano. Possibili conseguenze negative sulla salute di tutti noi” l’appello di MovAp.

Ampliamento dell’impianto della Kyklos, rischio discarica in località La Cogna, progetto di un nuovo impianto di trattamento dell’umido nelle strutture dell’ex Goodyear di Cisterna di Latina e soprattutto, lo spettro dell’emergenza dei rifiuti romani che da sempre grava su Aprilia ed infine il progetto di discarica in località Sassi Rossi determinano uno scenario preoccupante cui le istituzioni devo saper dare una risposta adeguata e non vuote “prescrizioni” che come sempre risultano inattuate. Affrontare con coraggio la questione della bonifica dei siti inquinati con le necessarie risorse pubbliche senza lasciare ai privati la possibilità di realizzare discarica rappresenta una priorità assoluta perché aprilia ha già dato su questo versante. Programmare anche su base pluriennale una serie di interventi per bonificare tutte quelle parti del territorio ormai inquinate deve essere il primo obiettivo di una vera politica ambientale” denuncia il Movimento per Aprilia.

“In secondo luogo porre le basi per far valere nelle prossime conferenze di servizi chiamate a decidere sui rinnovi delle AIA per gli impianti di trattamento il principio di tutela di un territorio già da troppo tempo sfruttato per quanto riguarda la loro presenza e pertanto chiedere il drastico ridimensionamento delle quantità autorizzate. Non solo riduzione delle quantità trattate, ma anche abbandono di tutte quelle tecnologie ormai obsolete nel trattamento dei rifiuti urbani. Ma avviare una nuova politica ambientale significa anche incentivare comportamenti volti a ridurre le quantità dei rifiuti trattati e per questo è importante passare già dal prossimo anno alla Tariffa puntuale al fine di premiare con una minore tassazione chi produce meno rifiuti ed avvia al recupero una maggiore quantità di prodotti. Per avere meno impianti dobbiamo da un lato produrre di meno e dall’altro tutelare il nostro territorio che non può diventare una pattumiera a servizio degli altri”.

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