Dopo la manifestazione del Si.P.Pe. del 21 giugno scorso, la senatrice Elena Fattori il 16 settembre deposita un’ interrogazione parlamentare sulle difficili condizioni del carcere di Velletri. Nell’interrogazione si chiede di sapere se e quali misure il Ministro della Giustizia, nell’ambito delle sue competenze, intenda assumere al fine di: rendere il carcere di Velletri più sicuro, prevedendo nella pianta organica l’assegnazione di un maggior numero di Agenti di polizia penitenziaria rispetto a quello previsto, in particolare nel ruolo dei sovrintendenti e degli ispettori; attivare l’infermeria nel nuovo padiglione D, visto che è fornito di struttura e personale; adeguare il servizio sanitario per l’istituto penitenziario al fine di fornire più sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori; disporre il rientro immediato nella sede del carcere di Velletri di tutto il personale di Polizia penitenziaria distaccato da molti anni nelle varie sedi centrali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e in quelle locali degli Uffici per l’esecuzione penale esterna, in quanto un ulteriore depauperamento delle risorse umane potrebbe comportare un pregiudizio per l’interesse pubblico, con danno per la collettività.
A quanto pare, dopo la pubblicazione dell’interrogazione, i vertici dell’ASL Roma H avrebbero fatto visita al carcere di Velletri per verificare le condizioni dell’infermeria.
Non si fa attendere anche l’intervento del consigliere regionale Silvana Denicolò che riceve una risposta da parte del Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per il lazio, ad una sua richiesta d’informazioni sulla Casa Circondariale di Velletri.
Nella nota indirizzata al consigliere regionale si legge che nell’anno 2014 per la manutenzione del fabbricato si è provveduto a stanziare una somma di 17 mila e 878 euro, mentre per le mercedi la somma di 396 mila e 343 euro (il lavoro carcerario è retribuito con una mercede, proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato).
Per quanto concerne il numero di agenti di polizia penitenziaria attualmente in servizio presso la casa circondariale di Velletri – si legge nella nota – a fronte di 186 unità di agenti presenti al 31 dicembre 2010, oggi si riscontra un lieve aumento. Alla data odierna il personale in forza alla predetta casa circondariale risulta essere di 204 unità, di fatto però rispetto alla dotazione organica prevista, le unità che dovrebbero essere garantite sono di 263, la carenza risulta quindi allo stato di 59 unità.
Carmine Olanda, segretario locale del SIPPE di Velletri si ritiene soddisfatto per l’operato del M5S e in merito alla carenza di personale, chiede al DAP un maggior sforzo, prevedendo la copertura in tempi brevi della pianta organica. Lo stesso chiede anche il rientro in sede del personale distaccato nei vari uffici come l’UEPE e il DAP. “E’ vero – sostiene Olanda – che la carenza ormai cronica riguarda tutti gli istituti del territorio, come ribadito dallo stesso Provveditore nella sua nota, ma è altrettanto vero che il PRAP non può peggiorare tale situazione, consentendo la proroga di distacchi dal carcere di Velletri all’UEPE di Latina dove, a quanto pare, il personale di polizia penitenziaria è sufficientemente oltre il numero consentito. Inoltre, secondo Carmine Olanda, la sede di servizio dell’UEPE di Latina andrebbe chiusa per ottimizzare le spese di gestione. Tale sede – conclude Olanda – potrebbe essere trasferita in alcuni locali esterni del carcere della città, la cui gestione sarebbe minima, potendo impiegare anche il personale di polizia penitenziaria già in servizio nel predetto carcere.”
Il consigliere regionale Silvana Denicolò chiederà inoltre al DAP tutta la documentazione che attiene la procedura relativa all’affidamento dei lavori per la costruzione del nuovo padiglione del carcere di Velletri.
Melania Orazi