E’ stato effettuato questa mattina lo sgombero in via della Chimica da parte della Polizia Locale. “Aprilia in Prima Linea/Mille Patrie per Salvini esprime la propria soddisfazione ma allo stesso tempo preoccupazione, per l’effettuazione dello sgombero avvenuto stamani nei locali abusivamente occupati da una folta comunità Rom, in Via della Chimica ad Aprilia“, scrive a proposito Emanuele Campilongo, segretario di Aprilia in Prima Linea.
“La nostra preoccupazione– spiega Campilongo- si fonda sull’esperienza passata dove, da parte degli organi competenti si è badato a non risolvere i problemi ma semplicemente a spostarli. Infatti, si corre il rischio di “mettere la polvere sotto il tappeto”, lasciando campo libero per una nuova occupazione abusiva che sposti semplicemente la base logistica di tanti reati da un posto ad un altro. Emblematico il fatto che gli occupanti abbiano rifiutato il sostegno dei servizi sociali, e che quindi anche economicamente siano nella condizione di poter vivere dignitosamente loro e i loro figli“.
“Noi– prosegue- non vogliamo che nessuno venga lasciato indietro, senza nessuna distinzione di nazionalità anche se dal nostro punto di vista politico, va data una priorità assistenziale ai cittadini italiani soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica ma, se esistono casi acclarati di disagio che riguardano in particolar modo bambini chiediamo che si intervenga subito. Proprio i minori sono stati oggetto di un vergognoso caso di sfruttamento ai fini di prostituzione presso la Stazione Termini, e proprio su questo ci siamo impegnati grazie all’On. Mario Borghezio per sollevare il caso, ora lo sgombero non risolve definitivamente la situazione“.
“Esistono nel nostro territorio decine di siti abbandonati e il controllo del territorio è uno dei tanti talloni d’Achille di questa Amministrazione. Allo stesso tempo, gli archivi delle Forze dell’Ordine sono strapieni di denunce e di fermi a carico di abitanti dell’ex sito di Via della Chimica quindi, non dovrebbe essere difficile scindere i veri eventuali bisognosi d’aiuto e i criminali“, conclude Campilongo.