Nel giro di pochi giorni, in due ambiti completamente diversi, si è manifestato, tra i banchi dell’Aula Consiliare, lo spettro del commissariamento. Al di là del significato “forte” del termine, legato a vicende che sfociano nel penale (e, fortunatamente, non è questo il caso, per la città di Aprilia e per l’Amministrazione, più che salda nell’incarico), perché questa soluzione fa capolino?
Da un lato c’è la questione ASAM: l’unica azienda municipalizzata in perdita, non dovuta all’attuale gestione dell’Amministratore Biolcati, ma ad ammanchi di pagamento legati a partite tributarie di Amministrazioni antecedenti che ora pesano, e non poco, sui bilanci dell’azienda. A scongiurare, in questo caso, il commissariamento, è stato l’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini, il quale ha lasciato trasparire anche ottimismo in merito alla questione, facendo capire che l’azienda, per quanto abbia alcune problematiche, ha piani per la risoluzione, compresi piani per i lavoratori, in attesa del Contratto Decentrato che, salvo imprevisti, sarà formulato entro la fine dell’anno.
Lo spettro del commissariamento non abbandona l’Aula di Piazza Roma: nella giornata di ieri, ad invocarlo, è stato il Consigliere Comunale Giovanni Bafundi, entrato nel merito dell’annosa questione del popoloso Centro Anziani di via Fermi. Poco dopo l’abbandono dell’Aula da parte sua e del Consigliere Vincenzo La Pegna (con frizioni vis-à-vis con il Consigliere Renzo Caissutti, complice una boutade mal digerita), a scongiurare l’ipotesi è l’Assessore Eva Torselli, la quale è determinata nell’appianare le divergenze attorno al Centro Anziani.
Finchè rimarrà uno spettro, si può star tranquilli: d’altronde, in questo caso non si può chiamare il trio Venkman–Stantz–Spengler…