La prima Commissione Consiliare Urbanistica, svoltasi questa mattina presso i locali del nuovo polo CulturAprilia, ha visto al centro della discussione la riqualifica della zona di Via Enna: si parla dei locali, ormai dismessi, dell’Ex Freddindustria, azienda apriliana che in passato si occupava della conservazione e della distribuzione a livello nazionale di generi alimentari. Oggetto della Commissione è stata la richiesta, avanzata da Laura Costruzioni Srl e Aprilia 2012 Srl, del cambio di destinazione d’uso di una parte degli immobili in questione: l’obiettivo è quello di ottenere il permesso per la realizzazione di nuovi appartamenti in Via Enna.
E’ bene ricordare che nel novembre 2014, come già nel gennaio e nel maggio 2013, la Regione Lazio, in occasione della conferenza dei servizi, espresse parere contrario in merito alle richieste di Aprilia 2012 Srl: l’area compresa tra via Ugo La Malfa, via Enna, via Caltanissetta e via Toscanini – infatti – è inquadrata nel Piano regolatore come zona F2, destinata dunque a servizi di interesse pubblico. L’ Aprilia 2012 Srl, non contenta della risposta ricevuta dalla Regione, ha così presentato ricorso presso il TAR di Latina: la domanda, ancora una volta, venne bocciata.
L’Aprilia 2012 Srl non demorde: ecco una nuova richiesta di cambio di destinazione d’uso degli immobili dell’Ex Freddindustria. In Aula, questa mattina, pareri discordanti sul destino della zona di Via Enna. I commissari Martelli, Boi, Romualdi, Caissutti e La Pegna si sono uniti al coro “basta palazzoni” dichiarandosi contrari alle richieste dell’Aprilia 2012 Srl: si è parlato, a tal proposito, di “interesse del privato anziché dell’ente”. Di tutt’altro parere il commissario De Maio, favorevole ad una “riqualificazione dell’area in direzione della creazione di un nuovo punto di incontro per gli apriliani” (perché non ha parlato della realizzazione di una nuova piazza con verde annesso anziché mostrarsi pro al residenziale?). La Commissione, consultiva, ha fatto un primo chiarimento su una questione di ampio interesse.
di Jacopo Cascone