“Dopo aver appreso la fantastica notizia dell’ipotesi di un nuovo mega impianto di trattamento dei rifiuti (recentemente in regione sono state in discussione il rinnovo dell’AIA di un TBM, una discarica per “sovvalli”, un CSS per inceneritori e un inceneritore, da parte dello stesso imprenditore), un impianto di trattamento fanghi e una nuova discarica (proposte dalla Provincia di Latina), ci siamo chiesti cosa manca ad Aprilia per diventare a pieno titolo la capitale europea della “monnezza” e abbiamo convenuto che all’elenco mancherebbero veramente solo due, tre voci (digestore anaerobico, compound, biometano): per questo aspettiamo fiduciosi a giorni anche la presentazione di qualche nuovo progetti.
Intanto, visto che ad alcune iniziative imprenditoriali molto lungimiranti si apprestano a concorrere anche imprenditori e cittadini apriliani, attratti dalle illuminate politiche consumistiche, capitalistiche, incentivanti di tutto ciò che è antagonista alla salvaguardia della salute e dell’ambiente, ci permettiamo di suggerire la realizzazione di un megastore dello sport (tanto, anche sui centri commerciali la realtà ha surclassato la fantasia, e poi di terreni agricoli da consumare ce ne sono ancora a iosa..), perché a breve, come a Copenaghen, avremo piste da sci che si snodano sul tetto dell’inceneritore, piste da formula uno, piste da ballo… peccato solo che, a differenza di Copenaghen, ad Aprilia manchi un’isola distante 5 km su cui andare a piazzare quanto di più distruttivo e irrazionale partoriscano gli umani.
Inoltre, lo stesso quartiere apriliano che si vorrebbe ospitasse l’inceneritore, riceverà un grande beneficio, specialmente in estate, perché sarà tele-riscaldato gratuitamente, grazie all’immondizia laziale conferita nel nostro territorio, che produrrà energia, tanti cittadini sono già al telefono per valutare le nuove tariffe e cambiare gestore! Niente di meglio, visto che le bollette dell’energia sono lievitate e non solamente a causa della guerra Russia – Ucraina! Se non fosse il piano industriale di un privato, sembrerebbe di leggere un programma da campagna elettorale.
Attendiamo fiduciosi le prime coltivazioni di banane attraverso il teleriscaldamento dell’inceneritore.. magari si scopre che curano i possibili tumori e le cancrene che potrebbero derivare dall’incenerimento…”
Chiara Ruocco