Principi si difende da accuse opposizione post consiglio comunale.
Principi si difende da accuse opposizione post consiglio comunale: consulte e definizione agevolata, alcuni chiarimenti.
“Il primo tema che ho trattato in campagna elettorale è stato quello relativo all’istituzione delle consulte. La scelta di parlare nella prima occasione pubblica della consulta dello sport non è stata casuale: alle associazioni sportive che da anni chiedevano ascolto e collaborazione all’amministrazione uscente, deve essere sfuggita l’esistenza del “rapporto simbiotico con il territorio” oggi sbandierato dalla coalizione Aprilia Civica.
Forse le associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini che in questi anni non hanno trovato risposte, non si sono concentrati abbastanza su quanto promesso dalle civiche in campagna elettorale, ma hanno ricordato che nei quattordici anni durante i quali le civiche hanno governato non c’è stato l’interesse, il tempo e la voglia di approvare un regolamento sulle consulte.
Portare una mozione in consiglio da opposizione, dopo aver amministrato per oltre un decennio ed essersi disinteressati della questione, appare solo una mossa strumentale e propagandistica. Dopo aver aspettato 14 anni, i cittadini sono disposti ad attendere qualche giorno in più, a patto che le consulte non siano soltanto un organismo di facciata e privo di qualsiasi potere operativo: perché abbiano un senso, dovranno avere la possibilità di supportare e collaborare con l’amministrazione su temi importanti quali sport, attività produttive, ambiente, riqualificazione delle periferie e sociale.
Voglio rassicurare l’opposizione anche per quanto riguarda il regolamento sulla definizione agevolata dei tributi. Siamo già al lavoro con gli uffici preposti per giungere ad approvare il provvedimento, come ha dichiarato l’assessore alle Finanze Gemma Stampatore. Siamo aperti a suggerimenti e critiche costruttive, non a mozioni che non guardano all’interesse della città ma badano esclusivamente a quante polemiche poter sollevare il giorno dopo. ”
Chiara Ruocco