Continua il braccio di ferro tra Regione e Rida Ambiente. Inizia tutto questo giovedì quando Fabio Altissimi, patron dell’impianto di Via Valcamonica, comunica la chiusura dei cancelli. Il motivo? A seguito di controlli dell’Arpa la Regione si accorge che il materiale relativo a rifiuti umidi e urbani prodotto dall’azienda non è idoneo al conferimento in discarica: la Rida risponde con l‘interdizione del servizio e la richiesta di nuove verifiche.
E’ il caos: numerosi comuni di Roma, Latina e Viterbo sono costretti a sospendere il servizio di raccolta rifiuti. Ieri l’ordine della Regione e della Provincia di Latina di riaprire l’impianto: l’attività di smaltimento dei rifiuti va considerata un servizio di pubblica utilità e per questo, secondo gli uffici regionali, la sua sospensione potrebbe causare situazioni di urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
La Rida comunica di dare esecuzione già da domani, lunedì 19 giugno, all’ordinanza n.75/2017 e precisa in un nuovo comunicato: “L’Organo emanante l’ordinanza si assuma qualsivoglia responsabilità penale, civile, amministrativa, erariale, ambientale e sanitaria che dovesse derivare dalla produzione di un rifiuto non conforme ai limiti di legge“.