Nel pomeriggio di ieri, presso “La giostra dei colori”, associazione a promozione sociale che ha sede ad Aprilia, in via Ugo Foscolo, si è tenuta la rassegna culturale dal titolo “Incontro con l’autore”: ospite il giovane scrittore Marco Ciotola, classe 1987 di Nettuno, che ha presentato il suo primo romanzo, “Riscenziello”, edito da Rogas Edizioni. “Riscenziello – spiega Marco Ciotola – è un’espressione del dialetto campano che sta per “colui che si fa venire le convulsioni, tanto da svenire”. La scelta di questo termine come titolo del libro è stata dettata dal fatto che meglio di altre descrive la natura ansiosa di Vittorio Naviglio, giovane e insicuro protagonista di questo simpatico romanzo psicologico.
Da un lato una famiglia impegnativa (una sorella in crisi e un nipotino con uno spiccato gusto per l’arte splatter, si legge nella recensione del libro), dall’altro un lavoro opprimente come pubblicitario: Vittorio si ritrova ben presto soffocato da queste due realtà che generano in lui tremende preoccupazioni. Inizialmente il rimedio alle sue ansie è la valeriana, pianta officinale utile a rilassare mente e corpo. Si accorge poi che il rimedio naturale è insufficiente: non gli rimane altro che farsi visitare da uno psicologo.
Sorge un problema: mancano i soldi. Vittorio inizierà così un vero e proprio tour che lo porterà a fare la conoscenza di tutti gli psicologi della Capitale; un tour fatto esclusivamente di visite “zero”, ovvero visite di prova gratuite. Vittorio risparmia ma la nuova soluzione si rivela sterile. I diversi specialisti che andrà ad incontrare, ognuno dei quali appartenente ad una specifica scuola di pensiero (freudiani, junghiani, lacaniani), non risolveranno il problema di Vittorio, anzi. Ognuno di questi gli conferirà un parere differente: il risultato è un grottesco nulla di fatto (?).
Moderatrice dell’incontro la giornalista Katia Farina, insieme alla dottoressa Maria Romano, psicologa e Presidente dell’Associazione. In linea con il libro di Ciotola si è parlato di ansia e depressione, le “malattie del nuovo secolo”, soffermandosi sulle loro cause, riconducibili a fattori psicologici ( eventi ed esperienze significative), sociali e culturali (ambiente di appartenenza, situazione lavorativa . . .).
di Jacopo Cascone