Il Comune di Aprilia al lavoro per attivare il servizio di trasporto sociale, per agevolare gli spostamenti delle persone fragili e per questo impossibilitate a usufruire del trasporto pubblico locale.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sull’albo pretorio del sito del Comune di Aprilia un avviso pubblico rivolto alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale finalizzato alla stipula di una convenzione utile alla gestione del servizio di trasporto sociale.
Le associazioni, iscritte da almeno 6 mesi nel registro nazionale unico del Terzo Settore, potranno inviare la propria candidatura tramite pec all’indirizzo servizisociali@pec.comune.aprilia.lt.it, entro e non oltre le ore 12 del 31 gennaio, ed entreranno a far parte dell’elenco delle associazioni accreditate, alle quali gli uffici dei servizi sociali attingeranno a rotazione per la stipula della convenzione utile all’attivazione del servizio.
La convenzione, che avrà una durata di 12 mesi, prevede l’attivazione del servizio di trasporto sociale per favorire l’accesso di persone disabili, anziane o a rischio emarginazione presso scuole, centri socio- formativi, centri diagnostici e di cura, ambulatori e ospedali. Il servizio, attivato su richiesta del servizio sociale previa verifica dell’effettivo bisogno e presa in carico, gratuito per gli utenti, dovrà essere garantito per un minimo di 24 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19.
Per informazioni è possibile contattare i recapiti 0692018607 0692018602.
“Si tratta di un servizio essenziale – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Veronica Napolitano – per garantire l’assistenza e il sostegno necessario alle persone fragili, impossibilitate a raggiungere autonomamente o attraverso il trasporto pubblico scuole, centri di formazione o strutture socio-sanitarie. Attraverso le associazioni che stipuleranno una convenzione con l’ente, saremo in grado di rispondere anche a questo bisogno e scongiurare il rischio che alle persone disabili e anziani soli possa essere precluso l’accesso a servizi essenziali o che possano trovarsi a fare i conti con l’emarginazione sociale”.
Chiara Ruocco