Aprilia Possibile, nelle voci dei coordinatori Daniele Natalizia e Roberto Fiorentini, sollevano un problema del 118 riguardante le ambulanze medicalizzate.
“Il 30 novembre dello scorso anno siamo intervenuti per denunciare le liste d’attesa infinite presso il Poliambulatorio di via Giustiniano.
A distanza di pochi giorni il Sindaco Terra ci rispose affermando di aver avuto un incontro in Regione.
Ad oggi ancora non sappiamo quali siano stati gli argomenti di discussione.
Aspettando di sapere quali siano le misure che l’amministrazione intende prendere di fronte ad uno scenario sempre più drammatico, solleviamo un altro problema.
Problema di cui nessuno finora ha preso politicamente coscienza.
Dal 1° settembre 2013 Aprilia è rimasta senza una sua ambulanza medicalizzata.
Per volontà della Regione e su disposizione dell’ARES, tutte le ambulanze medicalizzate del 118, ovvero con un medico a bordo per i casi più gravi, sono state eliminate in tutta la provincia di Latina.
Le ambulanze medicalizzate sono state sostituite con quelle con solo autista, infermiere e barelliere a bordo.
All’interno di questa riorganizzazione del sistema, la Regione ha previsto la presenza di alcune auto mediche.
Cioè autovetture con un infermiere che funge da autista ad un medico.
Quindi con attrezzatura a bordo più limitata di una ambulanza.
Purtroppo però le auto mediche sono state pensate in misura fortemente minore a quelle che erano le vecchie ambulanze.
Per cui il servizio non riesce tuttora a coprire l’intera provincia.
Le auto più vicine alla nostra città sono quelle di Ardea e Cisterna di Latina.
Sono le stesse che vengono chiamate ad operare in territorio apriliano.
Ciò con una conseguente perdita ulteriore di tempo dall’arrivo effettivo dell’ambulanza e quindi ulteriore rischio sulla salute dei cittadini.
Il ferito o malato grave, infatti, in molti casi deve essere necessariamente trasferito in ospedale.
Questo perché gli infermieri non hanno l’autorità per procedere alla somministrazione di terapia in caso di emergenza.
Anche qui c’è un’ulteriore perdita di tempo.
Si capisce quindi come sia urgente, per una città di 80 mila abitanti, avere finalmente un auto medica.
Con medico disponibile h24 che intervenga in pochi minuti.
Altro dato inquietante è che, ad oggi, sul nostro territorio non è presente alcuna camera di terapia intensiva.
Neanche nella struttura privata “Clinica Città di Aprilia”.
Stentiamo ancora oggi a comprendere le ragioni di una tale riforma regionale, che abbraccia la spending review della salute dei cittadini.
Ci chiediamo come possa essere possibile che il presidente Zingaretti, e in questo caso anche il sindaco Terra, non aver provveduto a trovare una soluzione a problematiche così importanti.
Come non si assumano le loro gravi responsabilità nella gestione di questi provvedimenti scellerati in ambito sanitario.
Chiediamo all’ amministrazione di farsi perlomeno carico della salute dei propri concittadini.
Di provvedere al più presto affinché la regione si adoperi per fornire alla nostra città un auto medica ed una camera di terapia intensiva.
Ciò nel più breve tempo possibile, senza limitarsi a sterili annunci”.
di Anna Catalano