“Questo 8 marzo è una giornata triste per tutte le donne. Ritengo assurdo rivolgere gli auguri alle donne quando alla vigilia di questa ricorrenza tre giovani donne sono state brutalmente strappate alla vita, quando la cronaca tristemente tutto l’anno, a giorni alternati, riporta un femminicidio.
È un’escalation senza fine l’acuirsi di fenomeni contro le donne e la loro dignità. Oltraggi perpetuati verso il corpo femminile di cui l’uomo in molti casi sembrerebbe arrogarsi il diritto di essere padrone assoluto.
La “festa della donna” non è una festa come le altre, è una giornata conquistata per difenderne i diritti passo dopo passo faticosamente conquistati. Le donne non hanno più bisogno di auguri, del rametto di mimosa regalata spesso dal peggiore maschilista, che per tutto il resto dell’anno la relega in posizione subordinata sia in famiglia che in campo lavorativo.
C’è bisogno, e subito, di una rivoluzione culturale, di rimuovere il germe del retaggio maschilista ancora pericolosamente vitale anche nel nostro Paese. Ma la strada per il cambiamento appare lunga e tortuosa, segnata da pregiudizi e discriminazioni anch’essi non completamente sradicati nel profondo della comune coscienza. Non dimentichiamo che il “delitto d’onore” in vigore fino al 1981 concedeva fortissime attenuanti al maschio omicida ed era punito con la reclusione da 3 a 7 anni, quanto il furto di un motorino. Una recente sentenza ha dimezzato la pena all’assassino della propria compagna causa “tempesta emotiva”. Sta trillando un preoccupante campanello di allarme. Attenzione!
Non servono auguri oggi, ma le Istituzioni esprimano con i fatti la stima per le donne che con il proprio impegno danno un importante contributo alla società. Nonostante tante difficoltà, divise tra famiglia e lavoro, perseguono i propri progetti con determinazione. Quella delle donne è una forza straordinaria, insita nella propria natura di madri della vita e mediatrici di amore e di pace.
Viva tutte le donne!”
Il presidente dell’associazione Un Ricordo per la Pace
Elisa Bonacini