Il 24 agosto di due anni fa il Centro Italia fu scosso da un terremoto che nessuno, a due anni di distanza, ha dimenticato.
Ancora oggi, nel secondo anniversario di quel terribile momento, si continua a ricostruire.
Ma il ritorno alla normalità è ancora lontano.
Questi alcuni numeri del lavoro che va avanti incessantemente da quel momento, forniti dal sito ufficiale della Regione Lazio:
- 165 milioni di euro le risorse impiegate per dare un tetto a circa 2000 persone;
- 50 casette per gli allevatori e 163 stalle per il ricovero degli animali, così da consentire di poter continuare a lavorare e produrre sulla propria terra;
- 5 strutture per delocalizzare oltre 100 attività economiche che oggi sono aperte;
- un presidio sanitario ad Amatrice, con tutte le funzioni specialistiche;
Sempre stando ai dati forniti dalla Pisana, le macerie sono state rimosse per il 60%, segno evidente che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto.
A breve – afferma l’Assessore regionale al Lavoro e alle Politiche della Ricostruzione Claudio Di Berardino – inaugureremo la nuova scuola di Amatrice, costata 11 milioni di euro.
Quella di Accumoli sarà pronta per l’inverno, mentre ieri abbiamo inaugurato quella di Leonessa.
Ad Amatrice abbiamo già affidato la progettazione del Centro di formazione professionale alberghiera, per circa 500 mila euro.
E nelle prossime settimane bandiremo la gara per il nuovo ospedale, per un importo di 15 milioni di euro.
È inoltre in via di ultimazione la struttura che ospiterà le imprese artigiane nell’aerea industriale.
Accanto a tutti questi interventi non dimentichiamo i primi cantieri già avviati dai privati per la messa in sicurezza delle proprie abitazioni.
Dopo due anni si continua a lavorare, sempre nel ricordo delle 299 vittime di quel maledetto giorno.
di Massimo Pacetti