A scuola arriva una nuova materia: cittadinanza digitale

Nei primi mesi dell’anno scolastico, la Gramsci ha portato avanti il progetto della cittadinanza digitale con l’esperimento delle classi aperte

Come usare internet evitando i pericoli che questo strumento porta con sé: questo è l’obiettivo della cittadinanza digitale.

La nuova “materia” è stata studiata nei primi mesi dell’anno scolastico dai ragazzi della scuola media Gramsci.

La quale ha aderito al progetto “Generazioni Connesse” del Miur.

All’iniziativa del Ministero hanno partecipato tante realtà, istituzionali e non.

I partner del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sono stati il Ministero dell’Interno, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Accanto a loro associazioni come Save the Children Italia e Telefono Azzurro.

Hanno inoltre partecipato Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Cooperativa E.D.I., Movimento Difesa del Cittadino ed Agenzia Dire.

Tutti insieme per giungere all’obiettivo di combattere il cyberbullismo ed insegnare i corretti comportamenti da tenere in rete.

E presentare anche le conseguenze di quelli scorretti.

A supporto di questo progetto sono stati chiamati dei #Supererrori, personaggi di una serie animata che gli studenti hanno visto e commentato con i propri insegnanti.

Un modo per spiegare con il linguaggio dei piccoli argomenti non sempre chiari neanche ai grandi.

L’attività svolta nei mesi di settembre ed ottobre è stata anche oggetto di alcuni progetti interni della scuola.

Come per esempio quello delle “classi aperte”, in cui ragazzi di diverse età hanno partecipato alla visione dei #Superorri per poi parlarne tutti insieme.

Un progetto importante, quello delle Generazioni Connesse, che l’I.C. Gramsci sposa ormai da due anni.

di Massimo Pacetti

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