Condannato un apriliano per grave morosità nei confronti dell’azienda Acqualatina.
Il Tribunale di Latina, nei giorni scorsi, ha emesso sentenza di condanna penale nei confronti di un utente di Aprilia, denunciato da Acqualatina per furto d’acqua aggravato dalla manomissione dei sigilli e rottura della valvola di riduzione del flusso idrico apposti dal Gestore, in seguito a morosità.
Il Tribunale, dopo aver esaminato i fatti, ha condannato l’utente a due mesi e venti giorni di reclusione e al pagamento di 200 euro di multa, oltre alla restituzione, nei confronti di Acqualatina, della somma di 1000 euro.
Nello specifico, l’utente aveva rimosso il sigillo dal proprio contatore, posto dai tecnici Acqualatina al fine di ridurre il flusso idrico. L’apposizione del sigillo era resa necessaria a causa del grave e perdurante stato di morosità dell’utente che, nonostante i reiterati solleciti di pagamento, aveva continuato a non espiare quanto dovuto.
“Siamo di fronte a una nuova sentenza – afferma il Presidente Avv. Giuseppe Addessi – dopo quella nel mese di maggio emessa dalla Corte di Appello di Roma, e quella del mese di luglio, emessa dal Tribunale di Latina, che va a rafforzare il nostro impegno: azioni di contrasto alla morosità sempre più incisive e la dovuta tutela agli utenti virtuosi. Da sempre, infatti, il nostro impegno nei confronti degli utenti è duplice: da un lato, quello di tutelare gli utenti che corrispondono il dovuto, attraverso un servizio di qualità e con le giuste tutele in caso di difficoltà nei pagamenti, dall’altro quello di vigilare sull’operato di quanti agiscono al di fuori della normativa vigente che, per inciso, è anche un dovere nei confronti di chi la rispetta.”
Melania Orazi