Anche l’Osservatorio Nazionale Amianto si mobilita sul caso Eco X

L’ONA si interroga sul perché le ispezioni al sito della Eco X non abbiano portato all’obbligo di rimozione dell’amianto

Sull’incendio alla Eco X si mobilita anche l’Osservatorio Nazionale Amianto.

Di fronte al possibile rischio legato alla presenza di amianto nel sito, l’Osservatorio Nazionale Amianto è sceso in campo costituendo un’unità di crisi.

Medici, tecnici ed esperti sono pronti a supportare qualsiasi richiesta che giungesse dalle popolazioni interessate.

Va ricordato che l’ONA è l’associazione che rappresenta e tutela le vittime ed i familiari di coloro che sono morti perché esposti ad amianto

L’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio, ha chiesto alcune spiegazioni:

“Riteniamo – scrive – che un impianto di deposito di plastiche, carta e altri materiali riciclati andato a fuoco possa provocare dei danni ambientali di ampie proporzioni.

E, se dovesse essere confermata la presenza di materiali in amianto, specialmente nelle coperture dei capannoni, i danni sarebbero irreversibili.

Con miliardi di fibre che hanno ormai contaminato tutto il territorio.

Per tali motivi chiediamo le ragioni per le quali gli impianti ad alto rischio non abbiano ricevuto dalla ASL, e dalle altre autorità, le doverose disposizioni di rimuovere questi materiali a rischio.

In particolare quelli di amianto.

Inoltre – aggiunge Bonanni – chiediamo che la Magistratura faccia piena luce sulla vicenda.

Riteniamo che l’incendio della ECO X rappresenti un vero e proprio disastro ambientale.

Le cui conseguenze, specialmente in riferimento al rischio amianto, si cominceranno ad avvertire soltanto nei prossimi decenni”.

Tutti i cittadini potranno contattare l’Associazione all’indirizzo e-mail osservatorioamianto@gmail.com.

Saranno a disposizione anche la coordinatrice nazionale Sig.ra Antonella Franchi al n. 328/4648451 e il Sig. Antonio Dal Cin al n. 0773/511463.

di Massimo Pacetti