Non fa che suscitare dubbi ed incertezze l’installazione dell’antenna Vodafone nel parcheggio di Via delle Margherite. Il dilemma preposto ha ravvisato delle divisioni sia all’interno del consiglio comunale stesso che tra i cittadini. Nella parte interna del consiglio comunale ha detta del consigliere Bafundi, l’opposizione era ad unanimità sfavorevole all’installazione dell’antenna su suolo pubblico e soprattutto vicino alle abitazioni; al contrario la maggioranza ha consentito la sua costruzione. In tutto questo discorso, il Comune non ha fatto altro che rispettare quanto sottoscritto dalla legge Gasparri del 2004 sul “riassetto del sistema radio-televisivo” e – quello che ci interessa in questo ambito – “i differenti titoli abilitativi per lo svolgimento delle attività di operatore di rete o di fornitore di contenuti televisivi o di fornitore di contenuti radiofonici”.
“L’opposizione – aggiunge il consigliere Bafundi – era del tutto contraria alla costruzione; abbiamo sottoscritto anche una mozione per modificare il regolamento vigente, ma è stata respinta. Il Comune guadagnerà circa 12.000 euro all’anno per ogni antenna montata per un totale di circa 80.000 euro annui, che verranno utilizzati per la manutenzione e il resto per la spesa pubblica “. “Al Comune – sostiene il Geom. Spallacci – è stata presentata una proposta per la realizzazione dell’antenna da parte della società Vodafone, un argomento di cui si è discusso a lungo in consiglio. In conclusione il Comune ha potuto fare ben poco al riguardo poiché non poteva di certo trasgredire una legge e tanto meno schierarsi contro la costruzione su suolo pubblico, altrimenti l’antenna veniva sicuramente costruita su suolo privato. Dunque non avrebbe potuto scoraggiare o impedire la sua realizzazione, ma su suolo pubblico può benissimo tenerla sotto controllo”. Il dilemma che richiama non poche preoccupazioni tra i cittadini di Aprilia riguarda la salute, a causa anche di tutti i stabilimenti industriali che circondano Aprilia, la discarica di Borgo Montello, la Turbogas (anche se a mezzo servizio), ecc.; è opportuno dire che la posizione dell’antenna rientra nei parametri consentiti per legge e coloro che abitano nei pressi subiranno radiazioni inferiori rispetto a chi risiede più lontano. Tali radiazioni non superano il tetto massimo e verranno periodicamente valutate dagli esperti dell’ARPA insieme agli organi comunali. Al di sopra di tutto lo scontento dei cittadini permane, e anche di coloro che utilizzano come rete mobile la Vodafone, i quali hanno riscontrato delle interruzioni durante le chiamate.
Melania Orazi