La grande sfida dell’industria italiana continua ad essere da anni la trasformazione digitale. Secondo l’ultimo Rapporto Istat circa l’uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese (13 maggio – 26 luglio 2019), l’80% delle aziende sul territorio nazionale è caratterizzato da un basso profilo tecnologico sul piano dell’Ict. In più, sempre secondo le rilevazioni dell’istituto di statistica, le nuove imprese fondate da giovani under 35 hanno superato le ventimila unità, numero che corrisponde al 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane. Sweetstore.it, l’e-commerce del giovane apriliano Leonardo Delzoppo per l’acquisto di abbigliamento sul web, si propone come spunto per porre l’attenzione sull’Italia che innova e che crede nel futuro. Quello del commercio elettronico è un settore in costante crescita e l’imprenditore apriliano classe ’93 lo ha capito anni fa, per la precisione nel 2012.
Delzoppo ha avuto il coraggio di osare e lanciarsi nell’impervio mondo del commercio online ottenendo ottimi risultati, non con alcuna difficoltà. Realizzare un progetto e-commerce, infatti, non è semplice dato che oltre a tasse da pagare e leggi da rispettare si devono possedere una buona capacità manageriale, conoscenze in web marketing, advertising e una certa sensibilità per il customer care (assistenza al cliente in tutte le fasi del processo di acquisto). Sweetstore.it in sette anni è riuscito a farsi largo e conquistare un posto di rilievo nel settore, con il merito di aver creato una semplice e sicura piattaforma per l’acquisto di abbigliamento Online.
“La formazione e l’aggiornamento continuo sono il sale di questa professione – spiega Leonardo Delzoppo – nell’imprenditore deve essere sempre viva l’intraprendenza e la voglia di spingersi oltre. Avere una padronanza del mercato in cui si opera aiuta a cogliere i nuovi trend e i nuovi bisogni del consumatore. Un consiglio che mi sento di dare ai giovani che intendono avventurarsi nel mondo del commercio elettronico è quello di non abbattersi mai al primo fallimento ma di imparare dai propri sbagli”.