“Aprilia, roghi e intimidazioni nella città del boom edilizio tra Roma e Latina”, così si legge su “Il Fatto Quotidiano”, testata giornalistica di livello nazionale. L’articolo, firmato Andrea Palladino, riporta recenti episodi di cronaca nera che hanno interessato la cittadina pontina: dagli atti intimidatori nei confronti dell’ex assessore al bilancio Chiusolo al più recente attentato al furgone di Studio 93. Vengono tristemente menzionate sparatorie, auto in fiamme e rapine…in una parola, criminalità. Aprilia passa agli occhi della nazione non di certo come ” città dell’infiorata più lunga del mondo” ma tristemente come città in cui “hanno trovato posto rappresentanti di tutte le mafie italiane”.
“Città creata negli anni ’30 durante la bonifica mussoliniana, poi in buona parte distrutta durante i bombardamenti delle seconda guerra mondiale, ospita oggi alcuni esponenti di praticamente tutte le organizzazioni criminali. Ci sono gli Alvaro – famiglia storica di ‘ndrangheta […] i quali acquistarono grandi appezzamenti di terra, misero su aziende di telecomunicazioni, diventando imprenditori in grado di muovere capitali importanti. In città sono ben conosciuti anche alcuni affiliati storici di Cosa Nostra, ampiamente citati nei processi più importanti, come Pizza Connection. E, in epoca più recente, si sono impiantati in questa fascia alle porte della capitale importanti esponenti di gruppi di camorra, forse in questo momento il gruppo più determinato nel controllare le piazze di spaccio e gli investimenti”. Questo il breve excursus di Andrea Palladino sulla criminalità ad Aprilia, un racconto da brividi che fa letteralmente venire la pelle d’oca. Altro dato, fatto presente lo scorso maggio dal questore di Latina De Matteis e fedelmente riportato dal giornalista de “Il Fatto quotidiano” è quello della speculazione edilizia, foraggiata da capitali di provenienza illecita. L’augurio è che il triste ma illuminante articolo di Palladino faccia smuovere le cose in una città, come quella di Aprilia, che non dovrebbe esser ricordata per fatti legati a mafia e criminalità.
di Jacopo Cascone