Rivalutare il territorio di Aprilia ed i tanti siti presenti in zona, rappresenta un importante traguardo da raggiungere per l’Amministrazione comunale, che con “Aprilia in Latium” getta le basi per un futuro dal “sapore” turistico. L’icona forgiata circa un anno e mezzo fa è deputata a far conoscere al di fuori dei confini provinciali e regionali le tipicità culinarie della città pontina e con il tempo poter addirittura affrontare l’ipotesi di costruire un percorso turistico volto anche a far conoscere la storia della città. Dare nuovo valore alle peculiarità nostrane, significa ipotizzare un nuovo trampolino di lancio per Aprilia e così valutare la stessa sotto una luce nuova e differente: attirare i turisti della Domenica o dei vacanzieri a lungo termine corrisponde ad una equivalente crescita in tutti gli aspetti di Aprilia, riqualificando zone abbandonate e sconosciute. A tal proposito l’Assessore con delega al Commercio, Vittorio Marchitti, ci parla del marchio “Aprilia in Latium” e della sua valenza territoriale:
“Il progetto Aprilia in Latium è nato circa un anno e mezzo fa; l’obiettivo è quello di realizzare un marchio, un’icona che rappresentasse la città di Aprilia e le proprie tipicità. Il progetto è articolato in tre parti: una sezione dedicata all’enogastronomia, quindi ai sapori e alle sue tradizioni culinarie e alla storia; una seconda parte dedicata alle attività manifatturiere del territorio e la terza dedicata alla città in generale con il cosiddetto ‘Caffè della Città’. Il primo passo quindi è stato quello di costruire una rete tra aziende agricole, vinicole, agro-alimentari; quelle ricettive (come B&B, agriturismi) e ristoratori, anche in previsione di Expo 2015 e perché no intersecare taluni aspetti con la storia che caratterizza il territorio apriliano e far conoscere al di fuori dei confini la nostra ricchezza. Quindi rivalutare tanti siti, tante realtà spesso abbandonate e sconosciute anche dagli abitanti stessi oppure facenti parti di aziende agricole private che però con grande sensibilità hanno permesso la fruizione al pubblico. A cornice di quanto detto pocanzi, un secondo passo sarà quello di dare origine a dei tour turistici e grazie a questa sinergia tra le aziende anche di viaggio, valutare l’idea di creare dei pacchetti. Intorno a questo progetto sono tante le aziende, le associazioni che hanno aderito e che continuano ad offrire un sopporto notevole: ad esempio con ‘The Factory 1944’ siamo riusciti a ricreare il percorso storico risalente alla Seconda Guerra Mondiale; mentre con il ‘Mercato Contadino’ stiamo andando alla scoperta dei reperti archeologici tipici del nostro territorio spesso dimenticati che vanno invece rivalutati. In una riunione dove hanno partecipato altri comuni della provincia di Latina, il Sindaco di Sermoneta racconta ai presenti di Aprilia e la definisce, sotto l’aspetto rurale, agricolo e paesaggistico una città dalla bellezza particolare ma che va assolutamente riscoperta e tutelata, non solo come un territorio urbanisticamente deturpato.
Pochi giorni fa l’Amministrazione ha avuto il piacere di ospitare una troupe di cameraman che hanno girato un video fra le nostre campagne che ospitano le più importanti aziende agricole pontine, facendo diverse tappe anche nel centro storico: il filmato è stato in grado di cogliere quanto il territorio di Aprilia è in grado di offrire sotto tutti gli aspetti ed è lo stesso che sarà presentato all’ Expo. Aprilia è situata in una posizione strategica e dobbiamo essere in grado di saper valutare questa caratteristica. La produzione nostrana non ha nulla da invidiare al resto d’Italia e questo lo si è visto già alla Fiera Agricola di Campoverde, dove è stato realizzato il primo padiglione di Aprilia in Latium; durante la fiera ho vissuto situazioni di interscambio di opinioni tra i vari imprenditori della zona che hanno aderito all’iniziativa, una cooperazione dapprima inesistente. Promuovere il territorio di Aprilia ed investire su di essa ed il marchio ne è un esempio concreto, potrebbe servire anche a far innamorare gli abitanti della città in cui vivono sotto il profilo storico-culturale. Il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco è alle porte; Aprilia è a 30 minuti da Roma: quindi invece di considerare la vicinanza come un problema perché non contempliamo tale situazione come un’opportunità? Dal punto di vista geografico Aprilia è localizzata divinamente, per questo che l’idea di migliorare le attività ricettive o aumentarle è da prendere in considerazione: comunque mettere a reddito la cosiddetta “multifunzionalità nell’agricoltura” attraverso gli agriturismi, i country house, gli affittacamere, i B&B, si crea così una maggiore offerta. Ma se non cominciamo ad intraprendere una sorta di marketing territoriale in grado di far conoscere il territorio all’esterno ed in questo modo attirare turisti, non posso di certo pretendere un’evoluzione della città sotto tutti i punti di vista. La nostra idea però deve raccogliere anche altri tipi di turisti quelli così denominati della Domenica, offrendo agli stessi un percorso di degustazione dei prodotti tipici locali accompagnati da un excursus storico in piena regola.”
“Alla fine di Giugno il marchio Aprilia in Latium approderà ad Expo. Tanti i progetti portati avanti, uno di questi si chiama “Esplora Latina” di cui è capofila Unindustria e l’altro si chiama “Ninfa, i Caetani, il Cavata ed il Foro Appio”, che insieme al Comune di Cisterna ed altre realtà territoriali, raccogliendo consensi per due tipi di offerta: una più commerciale e l’altra più territoriale. La particolareggiata natura presente ad Aprilia e dintorni raffigura quasi una parvenza di scenografie cinematografiche e raccontare anche questo scorcio di realtà all’Expo, consentirà alle nostre aziende di mostrare in maniera profonda le capacità del nostro territorio. Siamo appena partiti con questo progetto e i frutti di questo lavoro li vedremo tra qualche anno probabilmente. Ribadisco che tra il 22 ed il 29 di Giugno Aprilia sbarcherà all’Expo; la partecipazione è stata raccomandata da Anci per Expo, l’Associazione Nazionale dei Comuni che all’interno dell’esposizione internazionale un padiglione dedicato ed è l’unica area mercato, dove si alterneranno i Comuni che presentano le proprie tradizioni e prodotti. Ci tengo a dire che il percorso di Aprilia in Latium è aperto a tutte quelle aziende o associazioni che desiderano far parte del progetto. Alcuni itinerari del nostro territorio sono già stati inseriti sul sito internet di Aprilia in Latium e, badate bene, le stesse inoltre saranno presenti in un’ App dal nome di ‘Esplora Latina’, dedicata a tutti gli utenti che bramano di conoscere gli eventi in corso o futuri del nostro territorio. Nel padiglione gli addetti illustreranno il paniere dei prodotti tipici apriliani e le tradizioni culinarie legate a talune produzioni. Aprilia in Latium è un’opportunità e presentare questo percorso al di fuori dei confini provinciali e regionali significa dare alle nostre aziende un vantaggio maggiore, siano esse piccole o di entità superiore che volgono uno sguardo verso l’internazionalizzazione.”
“Tengo inoltre a precisare che impegnarsi su questo fronte non significa tralasciare i problemi legati al territorio: la buca, il lampione, i rifiuti, sono tematiche che non abbiamo accantonato e sappiamo essere imprescindibili, ma sviluppare un concetto che vada oltre all’ordinario, come il turismo, non può che fare da volano ad una crescita anche delle stesse periferie della città. L’Amministrazione per prima deve farsi un esame di coscienza e offrire un’opportunità nuova e di crescita per Aprilia; sostenere che quest’ultima è soltanto terra di conquista di clan e malaffare, rischiamo che questa concezione di incunei anche nei meandri della civiltà che verrà e quindi cominciare questo percorso di consapevolezza, sviluppo del territorio, crescita culturale, storica ed economica, non può far altro che offrire ad Aprilia un capovolgimento di vedute. La mia generazione non conosce la storia di questa città; durante le lezioni di storia nessuno ci ha mai raccontato il passato di Aprilia, limitandosi soltanto alla sua fondazione. Continuare a lavorare culturalmente in questo modo è sicuramente deleterio perché non si riesce a formare l’apriliano, quel sano campanilismo e amore nei confronti della terra in cui sei nato e cresciuto. Gettarsi la croce addosso e prediligere il nomignolo di Aprilia come dormitorio, significa che non abbiamo capito un granché e parlare di sviluppo in tal caso sarebbe inutile poiché non verrebbe percepito come tale. Inoltre e purtroppo per motivi ideologici abbiamo fatto dei disastri storici; eravamo al tempo uno dei borghi più belli e questo lo dicono gli esperti, chi ha studiato la nostra storia ai tempi della bonifica. Sembra che il vento però stia cambiando: fra le nostre aziende è nata una sensibilità e una cooperazione prima sconosciuta; ovviamente come percorso è solo all’inizio, tanto lavoro resta da fare e per chi comincia è inevitabile pagare lo scotto, ma tra qualche anno ne sarà valsa la pena. E’ l’approccio culturale della città che deve cambiare.”
Melania Orazi