Aprilia Libera e Aprilia Città degli Alberi sui miasmi discrezionali

Aprilia Libera e Aprilia Città degli Alberi sui miasmi discrezionali: “gli amministratori del Comune di Aprilia stanno prendendo coscienza delle critiche condizioni ambientali del territorio”.

Comunicato di Carmen Porcelli per La Città degli Alberi e Rosalba Rizzuto per Aprilia Libera ODV sui miasmi discrezionali.

“Siamo lieti di apprendere che, finalmente, gli amministratori del Comune di Aprilia stanno prendendo coscienza delle critiche condizioni ambientali del territorio apriliano. Apprendiamo anche che, in risposta all’agitazione popolare guidata da alcuni comitati di quartiere, il Comune abbia risposto con l’intenzione di individuare, con dei rilevatori di miasmi, le aziende che ammorbano la nostra esistenza.

Ammesso che servisse un rilevatore di puzze per certificare i disagi a cui è sottoposta la popolazione, che denuncia da anni, rimettendoci la pace esistenziale, situazioni facilmente riscontrabili dalle autorità competenti latitanti. Peccato che, in questo improvviso risveglio civico, nessun comitato di quartiere abbia preteso stessa attenzione e riguardo al dimenticato borgo di Campoverde, ove i cittadini che vi risiedono vengono scientificamente ignorati da anni. Due anni e mezzo fa chiedemmo una centralina ARPA di monitoraggio dell’aria ad ampio spettro proprio a Campoverde. Oggi leggiamo che saranno posizionate centraline odorigene in alcune zone di Aprilia, ma non a Campoverde.

Ci auguriamo che questa intenzione annunciata sia soltanto una breve fase sperimentale e che una volta verificata l’efficacia, il Comune voglia al più presto estenderla anche dove vi è maggiormente bisogno. E soprattutto, una volta appurate le responsabilità, si prendano gli opportuni provvedimenti, risarcendo la popolazione per anni danneggiata. Stupisce certamente il tempismo, viste le imminenti elezioni: non vorremmo fossero solo operazioni preelettorali.

Quindi, restiamo fiduciosi in attesa di conoscere presto i risultati di questa campagna di misurazione, augurandoci fin da ora di non dover assistere all’ennesimo fallimento, come per i tavoli di concertazione, avviati più volte con l’Arpa Lazio e le aziende finite nel mirino dei residenti, tavoli morti sul nascere.”

Annalisa Pommella

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