Aprilia Possibile torna a parlare di cultura e di Art Bonus. “Ad agosto 2017 avevamo chiesto all’Amministrazione, con semplicità, di utilizzare l’“Art bonus”. Uno strumento importante messo a disposizione dal precedente governo. Un incentivo che consente a imprese, fondazioni, enti e cittadini privati di sostenere economicamente le iniziative e i progetti culturali del territorio, beneficiando di un credito d’imposta del 65%. Tramite l’“Art bonus”, ad esempio, l’Amministrazione del Comune di Latina è riuscita a ristrutturare e riqualificare lo storico palazzo “M”. Ad Aprilia, invece, la Cultura sembra essere stata clamorosamente dimenticata in questi anni”.
E invece, immaginare, sognare e poi realizzare un’Aprilia diversa, fatta di verde e di cultura, vivibile e accessibili per tutti, non solo è possibile, ma porterebbe beneficio indiretto anche alle stesse imprese che potrebbero essere coinvolte attraverso lo strumento dell’“Art Bonus” nella vita della Città.
Pensiamo a Piazza Roma, presidiata da banche: perché non si pensa a coinvolgerle nella riqualificazione della piazza stessa, in modo che torni ad essere luogo simbolo della città e non un parcheggio sotterraneo, come qualcuno all’interno dell’Amministrazione ha pensato (senza per giunta aver mai provveduto finora ad un piano del traffico urbano)? Pensiamo alle opere d’Arte presenti a cielo aperto sul nostro territorio e da ristrutturare, come la statua di Mastroianni sulla fontana in piazza Roma e l’esposizione di Woody all’esterno della scuola Marconi. Ancora, la creazione di un Museo Civico, di cui si sente tremendamente la mancanza.
Ma soprattutto, l’acquisto del Teatro Europa da parte del Comune di Aprilia e una sua ristrutturazione affinché possa contenere anche gli uffici comunali competenti nel settore culturale e una nuova sala conferenza, aderendo all’ATCL (Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio) così come avvenuto per il Teatro Comunale G. D’Annunzio di Latina.
Rilanciamo la tematica, sperando che, con il cambio della Giunta, finalmente qualcuno dell’Amministrazione prenda a cuore la necessità di una riqualificazione Culturale della nostra Città, mettendo in rete anche soggetti privati per realizzarla. Finora, purtroppo, le nostre proposte sono rimaste inascoltate.