Dopo tante lamentele dei giorni scorsi riguardo alle lunghe file per i prelievi e alle ancora più lunghe liste di attesa per le visite specialistiche, di persona ho voluto accertarmi e chiedere informazioni. Il primo impatto è stato quello di riconoscere tante difficoltà da parte degli anziani nell’utilizzare la colonnina che stampa i numeretti e il giorno della visita. La gente era davvero tanta! Non sapevano a chi rivolgersi per chiedere aiuto fino a quando non è arrivato un funzionario ed ha donato il suo tempo a questi anziani. “Gli anziani – ci dice il funzionario – hanno molta difficoltà ad utilizzare questi strumenti. Quando avevano ormai preso confidenza, gli addetti alla manutenzione hanno cambiato il software e quindi si trovano punto e a capo”. La fila al centro prelievi era di gran lunga come quelle che si vedono alla posta, anche se ci spiegano i presenti: “I giorni scorsi sono stati peggiori. Oggi è un lusso”. “ Troppe ore di fila – ci racconta un’anziana signora – in attesa di un prelievo che dura un minuto per non parlare delle lunghe liste di attesa per i medici specialisti a convezione: solo per il cardiologo ci vogliono 2 anni! Poi il più delle volte ci sbattano a Cisterna per fare le visite, ma noi anziani come facciamo a spostarci? Dobbiamo chiedere sempre aiuto a qualcuno che ci accompagni”.
Tutto il sistema sanità è sbagliato. Nella Asl vengono fatti circa 100 prelievi al giorno più quelli per diabetologia; “lo sportello per i prelievi – ci dice un cittadino – è aperto fino alle 9 poi il sangue deve essere trasportato a Latina per la valutazione e i risultati, siccome il personale scarseggia si producono file interminabili. Per non parlare poi di tanta gente che non ha rispetto per chi lavora; non si ha più la pazienza di aspettare nonostante lo si faccia per la propria salute. Prima hanno rubato, – conclude l’anziano signore – ed adesso ci troviamo in queste condizioni. Io delle volte preferisco andare a Mostacciano per fare il prelievo, tra il viaggio e le analisi ci metto meno tempo rispetto a fare la fila qui”. Tra i svariati tagli tutt’ora in corso, i svariati inciuci tra i potenti, hanno ridotto la sanità locale a zero: l’offerta sanitaria è profondamente insufficiente alle necessità in costante aumento nel nostro così vasto territorio.
Melania Orazi