La notizia ha in breve scosso l’opinione pubblica e destato perplessità nel mondo della politica. Ci sono più studenti adolescenti che banchi per ospitarli, cosicché in molti potrebbero essere costretti a proseguire fuori città il loro percorso di studi.
In particolar modo, la situazione più critica sembra essere stata registrata al liceo “Antonio Meucci”, con un esubero di iscrizioni di almeno ottanta ragazzi, il che starebbe a significare formazione di classi con il massimo consentito dei componenti, aule-pollaio e ripercussioni nell’attività didattica.
La recente, anzi recentissima, inaugurazione del nuovo edificio scolastico che, nello stesso comprensorio studentesco di via Carroceto, oggi ospita l’istituto “Carlo e Nello Rosselli”, ha sì lenito la carenza di spazi per lo studio, ma è stata una soluzione che ha solo tamponato e rinviato di poco il problema per il quale oggi la politica discute in affanno: lo sviluppo e la nascita di un terzo istituto scolastico superiore.
L’allarme è stato lanciato ieri dai consiglieri comunali Davide Zingaretti e Vincenzo Giovannini, quest’ultimo anche consigliere provinciale, entrambi a formulare l’auspicio di un tavolo tecnico in Provincia per risolvere il problema emerso nel breve periodo, ma anche una buona volontà per affrontare a lungo termine il disagio del pendolarismo scolastico.
G.Z.