“Logorati e sfiduciati da questa Amministrazione”. Parole di sconforto sono state pronunciate dal Comitato di quartiere Campo di Carne, che nonostante le continue garanzie da parte dell’Amministrazione, la situazione non è migliorata.
Tante le parole a sostegno di opere da realizzare, ma poche le effettive costruzioni terminate a favore dei cittadini e del quartiere stesso.
Durante la riunione tanti sono stati i temi affrontati, a cui l’Amministrazione – a detta del comitato – provvederà. Lo stesso comitato di quartiere si domanda che fine abbiano fatto le tanto auspicate compensazioni associate all’impianto Turbogas e le opere migliorative a favore della stessa borgata, anche se è doveroso notare i primi interventi per il depuratore. Si tratta però di un goccia d’acqua nell’oceano. Il comitato tuttavia auspica il celere abbattimento dei miasmi che sembrano diffondersi velocemente, avvolgendo tutta l’area e rendendo il clima irrespirabile. Ciò è possibile solo se aumentano scrupolosamente i controlli da parte delle Forze dell’Ordine nelle vie del quartiere.
Parla il vicepresidente Giampiero Bazzucchi:
“L’incontro di ieri con l’Amministrazione non è stato diverso dagli altri. Sono anni che portiamo avanti le stesse problematiche, a partire dalla sicurezza stradale, ambientale e sociale, per concludere il discorso sulla mancata realizzazione dei marciapiedi e dell’area verde. Eravamo circa 30-40 persone presenti in Aula; anche il parroco e alcune associazioni con base a di Campo di Carne hanno partecipato alla discussione, tra cui l’associazione “Gasi”, composta da rappresentanti dei genitori degli alunni delle scuole di Campo di Carne. Anche il centro anziani è intervenuto a sostegno dei nostri reclami. La partecipazione all’incontro di ieri ha voluto far intendere che il comitato è stanco delle false promesse elargite dall’Amministrazione e che forse è arrivato il momento di tirare le somme e possibilmente fare qualcosa in più. L’Amministrazione, a conclusione dell’incontro, non ha comunque fatto promesse ne lasciato garanzie, sostenendo invece che verranno istituite delle gare d’appalto per tutte quelle opere da realizzare, peccato che sono due anni che la gara d’appalto per i marciapiedi è stata indetta e terminata.
Mentre per quanto riguarda la questione dei miasmi, l’Amministrazione ha richiesto alla Regione Lazio una regolamentazione relativa alle emissioni odorigene propagate dalle attività degli impianti di compostaggio presenti nell’area circostante e da un massiccio spargimento di liquame sul terreno. L’alibi dell’ente comunale è nella fattispecie connesso alla poca libertà di azione nei confronti della Regione, è quest’ultima che decide. L’impegno però è reale da parte dell’Amministrazione comunale: infatti la settimana scorsa la Polizia Stradale ha fermato 3 autobotti, però i risvolti non si conoscono.
Altra vicenda importante, che i cittadini del quartiere hanno denunciato qualche tempo fa, non può essere risolta dall’Amministrazione. L’argomento ha riguardato l’occupazione abusiva di un casolare, dove da tempo risiederebbero alcuni rom, trasformandolo in un luogo circondato da una massiccia quantità di rifiuti e materiali vari. Il Sindaco ha chiesto lumi al proprietario, che a detta sua non ha mai denunciato la vicenda e fino a quando non lo farà, il primo cittadino non potrà intervenire per un probabile sgombero.
Oltretutto, che fine hanno fatto le compensazioni derivanti dalla realizzazione della centrale Turbogas? Tutte le pratiche, dopo svariati anni, sono ancora bloccate in Regione?
La situazione di abbandono che il quartiere percepisce è reale, come altrettanto concreta è la scarsa reperibilità di voti a favore di questa maggioranza”.
Durante la riunione sono stati toccati anche altri punti tra cui il depuratore e l’aumento della delinquenza nel quartiere, situazione che potrebbe essere risolta nel lungo periodo. Altro elemento fondamentale di discussione è sicuramente riferito alle emissioni odorigene che, – secondo un nostro lettore presente ieri in Aula consigliare e riprendendo le parole dell’Assessore Lombardi – potrebbero essere misurate attraverso dei sensori capaci di registrare la qualità dell’aria; strumenti qualificati che non serviranno solo a misurare le suddette emissioni odorigene della Turbogas ed impianti affini, ma gli stessi verificheranno anche i fumi derivanti dai camini utilizzati per il riscaldamento. Il Comitato di quartiere, le associazioni intervenute durante l’assemblea ed il parroco compreso, a quanto pare non hanno chiesto promesse, ma risoluzioni ai problemi – ci spiega uno dei cittadini di Campo di Carne presente durante la riunione – che renderebbero il quartiere più vivibile e alla portata di tutti.
Melania Orazi