Le file per effettuare i prelievi e le alzatacce per essere certi di essere i primi della fila sembravano essere superate.
E invece, con il nuovo appalto affidato dalla Regione per i CUP, si è tornati ai soliti, vecchi problemi.
In estate, infatti, è stato assegnato ad una nuova ditta il servizio del Centro Unico di Prenotazione, che ha però offerto, almeno per il momento, meno di quanto si avesse prima.
Secondo quanto evidenziato dai volontari del Tribunale per i Diritti del Malato operanti nella Asl di Via Giustiniano, il servizio sarebbe notevolmente peggiorato:
“Prima – spiega il coordinatore Claudio Frollano – si poteva scegliere il giorno in cui effettuare l’esame sia online che dal totem, per i meno tecnologici.
Ora, invece, questa possibilità è venuta meno.
Con il nuovo gestore, infatti, si è tornati alla sola prenotazione del posto in fila: ovvero prima si arriva, prima si effettua il test.
Con la sola eccezione dei casi più gravi previsti dalla legge, che dunque vengono automaticamente fatti passare avanti.
Cosa che, pochi giorni fa, ha creato non pochi problemi proprio alla Asl, con una vera e propria rissa scatenatasi all’interno del poliambulatorio.
Un enorme passo indietro che, secondo quanto riportato dallo stesso TDM, si starebbe parzialmente tentando di correggere:
Ci risulta – spiega ancora Frollano – che il gestore avrebbe la possibilità di attivare da subito la prenotazione analisi programmata, così come era con il vecchio gestore.
La Direzione della ASL di via Giustiniano sta verificando come poter ridare questo importante servizio al cittadino.
Ma se, come sembra, nel capitolato dell’appalto già assegnato non è prevista questa erogazione dal totem, potrebbe essere richiesto un costo aggiuntivo da erogare al gestore.
Siamo quindi pessimisti sulla risoluzione del problema almeno a breve.
Dunque la prenotazione sarebbe possibile, ma solo via internet, riproponendo il problema per i meno avvezzi alle nuove tecnologie.
Che rimangono comunque, la maggior parte di coloro che accedono al servizio pubblico per i prelievi.
Senza contare che la gara d’appalto indetta dalla regione si sarebbe ripercossa anche sugli stipendi dei lavoratori legati a questo servizio.
Oltre ad una diminuzione dello standard di qualità del servizio, dunque, il nuovo affidamento ha provocato anche un abbassamento degli stipendi.
Un doppio passo indietro che, chissà, forse si sarebbe potuto evitare.
di Massimo Pacetti