Chikungunya, a Roma “finita emergenza”: può ripartire la raccolta sangue.
Lo scorso 13 settembre, a causa dello sviluppo di focolai di Chikungunya, era stata disposta la sospensione della raccolta di sangue nella Asl Roma 2.
Riprende la raccolta di sangue nel territorio della Asl Roma 2, che era stata bloccata per lo sviluppo di focolai di Chikungunya. Lo ha deciso il Centro Nazionale Sangue (Cns) – Istituto Superiore di Sanità sulla base della relazione sui casi confermati, inviata dalla Direzione generale Salute e Politiche sociali della Regione Lazio. Per tutto il territorio di Roma e per il comune di Latina, precisa il Cns, rimane la quarantena di cinque giorni per gli emocomponenti raccolti, che potranno essere utilizzati previa acquisizione della dichiarazione di assenza di sintomatologia del donatore.
Rimane invece la sospensione della raccolta per il solo comune di Anzio. Nel resto d’Italia si applica la quarantena, sempre di cinque giorni, agli emocomponenti donati da persone che abbiano soggiornato a Roma o a Latina, mentre, per chi è stato ad Anzio, deve essere applicata una sospensione per 28 giorni. Tutte le misure non si applicano nel caso di donazione mediante aferesi di piastrine e/o plasma di uso clinico, se sottoposti a procedura di riduzione dei patogeni mediante inattivazione virale e, in caso di donazione di solo plasma, se esso è destinato alla produzione industriale di farmaci plasmaderivati.
Le misure per la Asl Roma 2 erano state decise lo scorso 13 settembre, e contemporaneamente erano state attivate tutte le misure di compensazione a partire dalla mobilitazione delle scorte accantonate per le maxiemergenze fino ad arrivare alla programmazione di raccolte straordinarie tra i donatori. Le misure hanno permesso di garantire il fabbisogno di 400-450 unità di globuli rossi al giorno della Capitale, di cui circa metà “persi” a causa del blocco, e con questa modifica alle misure la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro pochi giorni. Dall’inizio dell’emergenza, quindi in poco più di un mese, sono state messe a disposizione da parte delle regioni circa 6400 sacche.