Questa mattina, intorno le ore 10:00, si è tenuto presso il Centro Sociale Anziani Toscanini, un incontro del Comitato di Gestione per discutere dell’emergenza freddo. Da mesi, infatti, gli utenti del CSA di via Parigi soffrono le basse temperature di questo periodo a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Ieri è stata decretata la chiusura del centro, recita l’avviso appeso alla porta d’ingresso, “fino a nuovo ordine”.
Insieme a Renato Canorro, consigliere del Direttivo, abbiamo cercato di capire stamani le attuali condizioni dell’impianto:
Abbiamo più volte richiesto un adeguamento del sistema di riscaldamento al volume degli ambienti. All’apertura del centro il Comune ci donò due climatizzatori che purtroppo, nel periodo invernale, non riescono a riscaldare l’intera sala (uno di questi, per di più, da qualche tempo non funziona). Abbiamo dovuto comprare dei termosifoni elettrici a nostre spese per sopperire all’emergenza freddo.
La prima richiesta ufficiale di adeguamento dell’impianto presentata dal CSA al Comune risale al 7 novembre 2018. Il Comitato di Gestione, così come spiegato ad Assessori e Consiglieri in più occasioni ufficiose, avanzò richiesta di una caldaia a condensazione e radiatori interni sottolineando che nei locali del centro, sin dalla sua inaugurazione (2015), “l’impianto con la centralina e le tubazioni sono già presenti […] ma non è mai stato messo in funzione”. Inascoltati, gli anziani del CSA Toscanini hanno presentato il 10 gennaio, circa una settimana fa, un “accollo di spesa per l’adeguamento dell’impianto”. Si legge nella lettera:
Vista l’urgenza dovuta al freddo che ci sta ormai attanagliando […] vi confermiamo la nostra volontà ad impegnare i nostri fondi disponibili per il pagamento dell’impianto di riscaldamento autonomo ex novocon caldaia a condensazione e utilizzo delle tubazioni preesistenti. […] Vi chiediamo la vostra autorizzazione scritta all’esecuzione dei lavori […]
L’autorizzazione da parte del Comune è arrivata nella giornata di ieri. Il preventivo di spesa è di 5000 euro circa che gli utenti anticiperanno in attesa di un rimborso da parte del Comune (ricordiamo che il CSA Toscanini è una struttura comunale). Tra le varie richieste avanzate dal centro anche un paio di faretti da mettere lungo la rampa di accesso, nelle ore serali completamente al buio, “per tutte quelle persone che per necessità debbono effettuare quel percorso e hanno paura perché non si vede nulla”. Rimane aperta in questi giorni solo la palestra del centro dove con i termosifoni elettrici si riesce a mantenere l’ambiente caldo.