Mercoledì 15 Ottobre c’è stato un incontro tra il Rappresentante del Comitato Città Degli Alberi, Gianni Battistuzzi, e il Consigliere Comunale del Sel, Carmen Porcelli, per discutere della questione “taglio degli alberi in via Inghilterra”. Da questo incontro è emerso che non c’è nessun problema per il rilascio del nulla osta e che questi alberi dovranno essere abbattuti tutti perché costituiscono un pericolo, infatti sono stati piantati sopra uno strato di cemento armato di circa 5 cm e ad una profondità di 16 cm, non sufficiente per le radici.
Sotto la richiesta di Battistuzzi, l’Assessore Spallacci ha confermato la disponibilità ad effettuare dei carotaggi per verificare quanto asserito. “Se ciò fosse vero” dichiara Battistuzzi “qualsiasi altra tesi contraria all’abbattimento non è difendibile. A questo punto l’unica osservazione che ho potuto fare è il far notare che c’è voluto un anno di battaglie e di energie sprecate per far emergere questa informazione“.
Battistuzzi fa presente che, finché non saranno effettuati i carotaggi, la raccolta firme continuerà e per sabato è previsto un incontro presso il bar “Voglia di caffè” in Via Amburgo (di fronte alla scuola) per tutti quelli contrari all’abbattimento. Saranno illustrati i lavori previsti e visionati tutti gli elaborati.
La richiesta di autorizzazione per la manifestazione sarà inoltrata lo stesso. Entro il 2 Novembre, assicura Battituzzi.
L’Assessore ha confermato che saranno abbattuti, in questo primo intervento, tutti i platani del lato sinistro (quello dove sta il benzinaio). All’osservazione di Battistuzzi che se esiste un pericolo, esisterà per entrambi i lati, l’Assessore ha spiegato che il lavoro è suddiviso in step. Per via Inghilterra il progetto è definito per entrambi i lati, ma non calendarizzato.
Battistuzzi infine ha richiesto, ed ottenuto, che venga rielaborato un piano economico affinché sia già previsto, come indicato nel “Regolamento al Verde”, la valorizzazione economica degli alberi che saranno abbattuti per poter così avere certezza che la sostituzione in loco o in prossimità di un altro luogo, sia già finanziata.
“Se vero che i platani sono stati piantumati sopra una gettata di cemento armato a soli 16 centimetri di profondità, non solo è stato fatto male il lavoro quando i platani sono stati piantati ma non è neanche stato un errore di progetto”, dichiara infine Battistuzzi. “Ma è stato un atto criminale, che ha messo a repentaglio la vita delle persone e dichiarato la futura morte certa dei platani una volta cresciuti! Sarebbe il caso che emerga le responsabilità di chi ha permesso, effettuato e autorizzato quelle piantumazioni circa 20 anni fa, compreso il responsabile che ha rilasciato il collaudo e il certificato di regolare esecuzione e iniziare a rispondere e pagare questi “errori” commessi”.
Assia Manfredino