Come Noi e la mensa, lungaggini burocratiche ma ci siamo

Dopo un lungo iter burocratico è in via di ultimazione il progetto mensa dell’associazione Come Noi.

A pochi giorni dall’ennesima, ci si augura ultima, presentazione al genio civile del progetto “Una mensa per i poveri di Aprilia”, Ettore Coser dell’associazione “Come Noi” ci racconta come sia nata l’idea e come questa, purtroppo, sia caduta nel solito vortice burocratico.

“Come Noi  nasce intorno ai primi anni del 2000. E’ una fondazione ONLUS e una fondazione “di partecipazione”, apertissima, ovvero, al contributo di soggetti pubblici o privati interessati a promuovere una cultura dell’inclusione e della solidarietà. Siamo circa 40 volontari e da sempre ci occupiamo di raccolte fondi per finanziare la ricerca contro malattie oncologiche”.

Il progetto “Una mensa per i poveri di Aprilia”:

Nel 2012 è nato il progetto “Una mensa sociale per i poveri di Aprilia”. “Ci siamo subito messi alla ricerca di un sito già esistente – racconta il signor Coser – dove poter costruire la mensa: il Comune ci è venuto incontro fornendoci un’area di via Giusti. Il progetto è stato realizzato in poco tempo da tecnici che hanno lavorato senza percepire alcun compenso”.

 

Da questo momento ad oggi ad intralciare il percorso della mensa le lungaggini burocratiche.”Ci sono voluti due anni e mezzo per regolarizzare il terreno, poi ci sono stati problemi legati al passaggio fiscale (ci ritrovavamo a dover pagare imposte che ammontavano a 60,000 euro)”. Nell’aprile del 2016 il progetto viene spedito al genio ma deve esser rivisto perché il Comune vuole che la categoria di servizio sia “pubblico”. Nell’agosto del 2016, per via del sisma del centro Italia, sono stati dovuti fare degli adeguamenti e ad oggi “ci ritroviamo ancora con i progetti alla mano in attesa di ricevere l’ok del genio“.

“A giorni ripresenteremo tutto al genio civile e auspichiamo che entro 60 giorni potremmo iniziare i lavori”. I tempi di realizzazione del fabbricato si aggirano tra i 4 e i 5 mesi.

Come sarà la mensa:

Si tratta di una struttura di 500 mq, un fabbricato da adibire ad attività sociali con un banco alimentare e una mensa (100 posti turnabili) per la preparazione e la somministrazione dei cibi. Il banco alimentare sarà munito di celle frigorifere e locali adatti allo stoccaggio di cibi freschi. “Questo servizio – precisa il signor Coser – non sarà destinato solo alla mensa ma sarà messo a disposizione anche di tutte quelle associazioni di volontariato che nel territorio già si occupano di distribuzione”.

 

Ettore Coser ci saluta con un invito:” Solo attraverso la partecipazione di cittadinanza, pubblica amministrazione, associazioni e  imprenditori potrà essere garantita la realizzazione di un progetto così bello”.

di Jacopo Cascone

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