Emergono novità sulla famosa questione del nuovo plesso scolastico Gramsci: il nuovo edificio scolastico doveva sorgere, inizialmente, nell’area di via Tiberio appartenente alla società Canebi, fallita anni fa.
A quanto pare, invece, ora la situazione ha subìto un cambiamento, poiché il 3 settembre 2020 è stata pubblicata un delibera di Giunta che ha come oggetto la modifica di localizzazione del nuovo plesso scolastico Gramsci nell’area sita tra via Pergolesi e via Monteverdi. Tale delibera è stata pubblicata con un atto di indirizzo, perciò l’esecutività sarà rimandata in Consiglio Comunale.
Sulla vicenda abbiamo ascoltato l’Assessore all’Urbanistica Omar Ruberti:
“La Regione Lazio ha un serie di terreni sul nostro Comune, alcuni dei quali inseriti in una lista di beni che la Regione stessa vuole cedere a privati o pubblici. Tra questi c’erano tre particelle tra via Pergolesi e via Monteverdi, abbinati a due particelle comunali. Abbiamo ritenuto che fosse utile poter acquisire questi terreni: dichiarando di acquistare un terreno per la realizzazione di un’opera pubblica, il costo di acquisto è inferiore a quello di mercato: l’obiettivo è acquisire queste tre particelle, che unite a quelle che abbiamo fanno un bel pezzo di terreno, già edificabile e che non prevede una variabile urbanistica. Come possibilità di realizzazione abbiamo utilizzato un progetto vecchio sulla scuola commissionato dal Sindaco D’Alessio e abbiamo avviato l’acquisizione.
La vicenda Canebi è una variante che si fonda sulla cessione di un’area a convenzione. Quest’area è stata ceduta anni fa al Comune, che non ha però trascritto l’atto di proprietà: se fosse stato trascritto il terreno non sarebbe stato usocapibile. La sentenza che ha determinato l’usucapione a favore degli attuali proprietari non teneva conto di questa convenzione, perciò noi abbiamo proposta una causa, che sta andando avanti, per chiedere la revisione di questa sentenza. Ad oggi questo terreno non fa parte dei beni comunali: come è stato possibile fare una progettazione esecutiva su un terreno che non è a nostra disposizione?
Non si tratta di fare una scelta su dove fare la scuola: si tratta che un terreno è disponibile e uno no. Se domani un giudice stabilisce che l’area ex Canebi è di nuovo disponibile possiamo discuterne, ma il punto è che bisogna fare una scelta se continuare a pagare l’affitto a un privato oppure provare a decentrare l’opera. Ai cittadini vanno dati fatti concreti nel minor tempo possibile e ai minimi costi: l’area di via Pergolesi e via Monoteverdi è ad oggi l’unica alternativa che va in questo senso.”
L’Assessore Ruberti, infine, ha voluto fare una precisazione:
“Questa non è una delibera riguardante la scuola Gramsci, ma semplicemente una delibera di acquisizione del terreno. Non siamo obbligati a realizzare la nuova scuola in quell’area, pur non escludendo questa possibilità. L’importante è realizzare un’opera pubblica.”
Federica Zecchi