È ancora scontro tra il Comune di Aprilia e Rida Ambiente.
Lo scorso 12 marzo il patron Rida Fabio Altissimi aveva richiesto l’accesso agli atti per la documentazione riguardante il lotto di terreno acquisito dalla Paguro, società controllata da Rida, a La Gogna.
“Dopo aver acquistato un terreno – spiega Altissimi – abbiamo scoperto che questo era inquinato, cosa che non risultava nel certificato di destinazione al momento dell’acquisto del fondo.
Poi siamo venuti a conoscenza che sul sito è in corso da anni un procedimento di bonifica.
Abbiamo dunque chiesto i documenti relativi alla Regione Lazio, alla Provincia di Latina e all’Arpa e ci sono stati forniti senza problemi.
L’accesso agli atti in Comune invece ha sbattuto contro un muro di gomma”.
Poche settimane fa, peraltro, i due contendenti hanno anche avuto un incontro negli uffici di Via Valcamonica, in cui Rida accettò di
“mettere a disposizione i nostri cinque pozzi piezometrici presenti nel fondo acquistato da Paguro, così da permettere un’analisi veloce e completa dello stato del sottosuolo”.
Una volontà di collaborazione subito stoppata dalla risposta all’ennesimo sollecito per l’ottenimento dell’accesso agli atti:
“Per quanto riguarda atti, documenti, anche interni e/o informazioni ambientali da cui possa desumersi lo stato attuale del sito – si legge sulla risposta del Comune – si rimanda al sopralluogo eseguito congiuntamente in data 11/05/2018″.
“Ma in quell’incontro – spiega ancora Altissimi – non ci sono stati forniti documenti.
Soprattutto il Comune sa bene che per ricevere documenti è essenziale passare attraverso la procedura di accesso agli atti”.
Ora è giunto l’intervento della responsabile trasparenza ed anti-corruzione del Comune, Gloria Di Rini, che ha sollecitato l’Ente a fornire la documentazione richiesta:
“Non si ravvisano fondate ragioni – ha scritto la responsabile comunale nella sua nota – per rifiutare ulteriormente o differire l’ostensione dei documenti richiesti”.
Spetta ora al Comune decidere se proseguire sulla linea tenuta finora o accettare “l’invito” della responsabile trasparenza ed anti-corruzione.
di Massimo Pacetti