Si è tenuto intorno alle 9.30 di questa mattina un Consiglio d’Istituto straordinario al liceo Meucci.
Nella riunione è stato deliberato di procede con la richiesta di nuove aule da utilizzare per ricominciare a svolgere le lezioni.
La Preside Laura De Angelis ha riunito nel suo ufficio rappresentanti di studenti, genitori e docenti per provare a dare una svolta alla situazione che da lunedì vede i ragazzi lontani dai banchi.
Nei giorni scorsi questa richiesta era stata formulata in maniera informale, con risposte poco confortanti.
La Provincia, infatti, aveva già annunciato di non avere posti disponibili per far fronte alle richieste del liceo apriliano.
Così come il Comune aveva risposto che le uniche aule disponibili sul nostro territorio erano solo 5.
Numero ovviamente insufficiente ad accogliere studenti di solito distribuiti in oltre 70 stanze.
La richiesta verrà presa in esame alla riapertura degli uffici pubblici, quindi con tutta probabilità lunedì mattina i ragazzi saranno ancora fuori dalla loro scuola.
Ammesso che gli odori nauseabondi non siano stati eliminati.
Questa mattina, infatti, era previsto un sopralluogo da parte di una ditta chiamata dalla Provincia, ma che al momento non c’è ancora stato.
Una delle ipotesi prese inconsiderazione dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione era l’alternanza degli studenti nei plessi scolastici agibili.
Ovvero far svolgere lezioni pomeridiane dopo quelle regolari del mattino, per far riprendere il percorso interrotto ai liceali.
Fino alla comunicazione della risposta ufficiale a questa richiesta, comunque, la situazione va ritenuta ancora ferma.
Qualcosa si è mosso invece sul fronte Asl.
Una delegazione del Meucci, composta da genitori, studenti e docenti, sarà ricevuta a breve dal Direttore Sanitario della Asl.
Il dottor Belardino Rossi, nei giorni scorsi, aveva delegato il monitoraggio della situazione all’ufficio di igiene, che ha sede sulla Nettunense.
Questa mattina, però, il dottor Rossi riceverà i rappresentanti del Meucci nel suo ufficio di Via Giustiniano.
di Massimo Pacetti