“Diamoci una regolata!”, insieme per conoscere e combattere la ludopatia.

Si tenuto ieri l’incontro in Comune sul tema della ludopatia. Diversi ospiti presenti, con cui si è dibattuto su cause, effetti e soluzioni al problema.

Una vasta cornice di pubblica è accorsa nel tardo pomeriggio di ieri in Aula Consiliare, dove si è tenuto un’importante incontro sul tema della ludopatia in tutti i suoi aspetti. Da diverso tempo, infatti, la città di Aprilia dimostra particolare interesse alla tematica, sempre più in “voga” specie in adolescenti e anziani.

L’incontro è stato fortemente voluto dal Consigliere Omar Ruberti, che è stato il primo ad intervenire, introducendo la questione a 360°, prima trasmettendo un piccolo estratto di un film riguardante la dipendenza da gioco d’azzardo e poi dando lui stesso alcune precisazioni:

“Siamo qui per discutere della complessità del gioco d’azzardo e degli effetti patologici e sociali. Noi Amministrazione crediamo veramente in questo progetto, crediamo che la risposta debba esserci in maniera collettiva e che le autorità pubbliche e politiche abbiano un ruolo fondamentale in questa lotta. Ringrazio molto gli ospiti presenti in sala oggi, esperti del settore che hanno dedicato la loro vita a trovare una soluzione a quella che a tutti gli effetti è una dipendenza”.

Il primo intervento è  stato ad opera del professor Maurizio Friasco, presidente dell’Osservatorio sul Gioco Patologico della Regione Lazio:

E’ dagli anni ’90 che mi occupo di queste tematiche. Il primo approfondimento fatto attestava come in Italia si spendevano circa 10 miliardi di euro per quanto riguarda il gioco d’azzardo regolarmente registrato. Gli ultimi dati, invece, effettuati nel 2018 parlano di un spesa lorda di 107 miliardi e 300 milioni di euro: parliamo anche di 51 diverse tipologie di azzardo rispetto alle 4 di vent’anni fa, tutto in concessione statale. Questo perché anche l’avvento della tecnologie ha fatto sì che si sviluppassero nuove forme di gioco. I danni provocati dal gioco d’azzardo si riflettono su tutto, famiglia e lavoro, rapporti interpersonali e salute. La città di Aprilia, per esempio, avendo circa 76 mila abitanti, ha un consumo lordo tra online e non online che si aggira sugli 85 milioni all’anno“.

Al professor Friasco si è poi succeduta Giulia Migneco, responsabile comunicazione di Avviso Pubblico, la rete nazionale degli enti antimafia:

Da 20 anni noi di Avviso Pubblico ci occupiamo di sensibilizzare sulla prevenzione alle mafie e corruzione. Il gioco d’azzardo riguarda tanti aspetti, da quello sanitario a quello di sicurezza, legato al tema delle infiltrazioni mafiose: sono tantissime le indagini che dimostrano come le mafie si siano inserite nel settore legale del gioco d’azzardo (parliamo di circa 60 clan). Anche nelle intercettazioni la parole “gioco” compare molteplici volte, seconda solo alla droga dal punto di vista di guadagno. Dal 1° luglio di quest’anno è entrata in gioco una novità importante che aiuterà le amministrazioni pubbliche: è possibile, infatti, per amministrazioni comunali e organi di polizia, scaricare un app sul proprio smartphone, app che registrerà in tempo reale quante e quali macchinette sono accese, in che orario e a quanto ammontano le spese di ogni macchinetta. Questo per tenere sotto controllo maggiormente la situazione.”

L’ultimo relatore a prendere parola è stato l’avvocato Attilio Simeone, della C0nsulta Nazionale Antiusura e Presidente del Cartello contro l’Azzardo, a cui  è stato affidato l’aspetto più tecnico della questione:

Da un indagine di rilievo abbiamo interrogato circa 1000 studenti: il 25% pensa che il gioco d’azzardo sia una nuova forma di lavoro, più dell’80% ha un basso rendimento scolastico, l’87% vive in contesti familiari disaggregati. La nostra deve essere una sfida educativa: nel 2012 al 2015 la ASL di bari ha registrato un +95% di interventi a favore di minori. Molti dei giocatori seriali pensano, erroneamente, o di non essere malati o di poter risolvere la questione tre le mura casalinghe. Oggi se il problema del gioco d’azzardo risulta aggressivo verso il territorio, le amministrazioni comunali hanno il dovere di attuare ordini restrittivi. Qualcosa si sta muovendo, dal punto di vista giuridico c’è tutto per risolvere il problema: dobbiamo solo non avere fretta“.

 

Le conclusioni sono state affidate al sindaco Terra e agli Assessori Francesca Barbaliscia e Gianfranco Caracciolo, unanimi nell’attestare quanto la dipendenza da gioco d’azzardo sia radicata anche nelle piccole realtà e sostenendo ampiamente quanto la città di Aprilia sia attiva sul fronte della sensibilizzazione: diversi incontri, infatti, proprio sull’informare le cittadinanze sono stati organizzati a Cori, Cisterna e Aprilia.

Federica Zecchi

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