Ha preso ufficialmente il via la settima edizione di “Differenzio Anch’io”, progetto di educazione ambientale al corretto smaltimento e recupero dei rifiuti.
Progetto che il Comune di Aprilia promuove con la partecipazione di Virtus Basket, Progetto Ambiente ed altre aziende.
Il primo appuntamento si è svolto ieri, mercoledì 11 gennaio, nella Scuola Primaria Marconi.
Protagonisti dell’ormai collaudata formula di affiancare lo sport all’educazione ambientale, saranno i 1158 bambini frequentanti le classi quarte e quinte delle Scuole Primarie di Aprilia.
Nel corso della stagione sono in calendario incontri didattici e ludici.
Volti a formare la popolazione scolaresca interessata e proiettata al prossimo 17 maggio.
Quando all’Ecocentro Comunale di Via Portogallo avrà luogo la festa finale del progetto.
Le classi quinte, inoltre, effettueranno visite guidate presso gli impianti del settore.
“Il progetto ormai storico della Città di Aprilia –dice l’Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi – presenta quest’anno una novità.
Un secondo passaggio nelle classi quarte, alle quali verranno somministrate delle domande per verificare, a distanza di un mese dall’incontro iniziale, quante informazioni sono state consolidate.
Le classi che avranno risposto correttamente al maggior numero di domande disputeranno un torneo di pallacanestro.
La vincitrice potrà partecipare alla festa finale, fin ora riservata solo alle quinte.
Come di consueto, invece, le scolaresche di quinta procederanno alla visita alle aziende del territorio.
Potranno verificare con i propri occhi dove vengono inviati i materiali selezionati grazie alla raccolta differenziata porta a porta.
In seguito elaboreranno un video sul ciclo dei rifiuti e le tre migliori classi si aggiudicheranno un premio economico.
Che potrà essere speso presso una cartoleria del territorio in materiale utile per l’avvio degli studi nelle scuole secondarie.
Già dal primo incontro abbiamo notato la maggiore preparazione degli alunni rispetto ai primi anni.
I ragazzi tendono a fare pochissimi errori e a porre domande sempre più di dettaglio e questo fa ben sperare rispetto al futuro”.
di Anna Catalano