A partire dal 2005, l’ONU ha deciso che la terza domenica di novembre fosse dedicata alla memoria delle vittime della strada.
Domani, dunque, ricorrerà questa Giornata Mondiale nata con lo scopo di sensibilizzare gli utenti ai corretti comportamenti.
Secondo i dati della Polizia Stradale, nel 2016 le vittime di incidenti sono state 3.283, 154 in meno dell’anno precedente.
E questo nonostante il numero di incidenti sia aumentato per la prima volta dal 2001 (+ 0,7%)
Dal 2010 la statistica sulla mortalità è andata in costante diminuzione fino al 2014, passando da 4.114 a 3.381 vittime.
E se pensiamo che nel 2001 il dato riportava 7.096 decessi, di sicuro qualcosa si è mosso nella giusta direzione.
Ma la Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada serve anche a comprendere quali siano le cause degli incidenti mortali.
Secondo l’analisi del Ministero degli Interni, mancato rispetto della precedenza ed alta velocità rappresentano le cause del 41,5% degli incidenti.
Le sanzioni, invece, riguardano sempre di più la guida distratta, magari a causa dell’uso del telefono cellulare.
Dati ed analisi che più di una volta tutti noi abbiamo sentito.
Ma che continuano ad essere ignorati dalla maggior parte dei guidatori.
L’obiettivo fissato dal Programma europeo per la sicurezza stradale prevedeva una riduzione del 50% degli incidenti tra il 2010 ed il 2020.
Siamo ancora in tempo per prendere coscienza di questo obiettivo.
E dare il nostro contributo al suo raggiungimento.
di Massimo Pacetti