La serata di ieri ha segnato la fine dei festeggiamenti del Santo Patrono di Aprilia, San Michele Arcangelo. Una festa preceduta, mai come in qiesta edizione, da un clima di polemiche in termini di politica locale e da curiosità in termini di proposte del Comitato Grandi Eventi, presieduto da Adriano Lemma. Clima, tra l’alteo, alimentato proprio dai successi degli Shopping Days e dal Festival dello Street Food e dell’Artigianato.
Uno dei temi caldi è stato quello legato alle bancarelle: poche ore dopo il sisma di Amatrice si parlava di assenza totale delle stesse, con un retrofront repentino che ha corretto il tiro. Ciò non ha impedito a numerosi commercianti di poter fare comunque benficienza.
Altra querelle, poi, è esplosa tra i commercianti del Centro Storico ed il Sindaco: la posizione non piace, da svantaggio. Bum, si chiude in segno di protesta. Ore tese quelle tra venerdì e sabato, con una protesta messa in campo pur non guastando troppo lo spirito della festa, con l’opinione pubblica divisa,almeno sui social, ed è già molto di questi tempi.
Le discussioni, poi, sono state animate, come al solito, dalla scelta del cantante di punta: Edoardo Bennato. Un ritorno, per il cantautore partenopeo, che qualcuno non sembra aver gradito: la Piazza gremita nonostante una pioggia torrenziale, in ogni caso, sembra aver fornito una risposta a tono.
Quel che resta insomma, oltre alla coltre di fumo dei fuochi d’artificio e dell’odore – che va via via affievolendosi – delle arachidi tostate, è la consapevolezza dell’arrivo della stagione fresca: la festa di San Michele, infatti, è quasi una sveglia per le routine di tutti gli apriliani.
Apriliani che in fondo, amanti o meno della propria città, non sembrano resistere al richiamo di una passeggiata in centro per la festa, con la speranza ed il desiderio di rivedere quei volti che nel resto dell’anno proprio non si incontrano mai.