Emergenza sfratti: il disagio di molte famiglie

I servizi sociali a casa D’Aversa, una delle famiglie colpite dallo sfratto

Il ruolo fondamentale dei servizi sociali è svolto da professionisti che si occupano del sostegno e del recupero di famiglie, comunità o individui che si trovano in una situazione di bisogno e disagio. E questo è quanto è stato fatto dai servizi sociali di Aprilia per la famiglia D’Aversa residente a Campo di Carne: intervenuti a più riprese hanno offerto un’assistenza socio-burocratica di tutto rispetto. L’ultimo sopralluogo è stato effettuato Martedì 24 Marzo, durante il quale gli stessi servizi sociali hanno sollecitato i coniugi a presentare il modello ISEE, affinché le continue e giuste rivendicazioni per un immobile siano in qualche modo avviate dalla capacità reddituale del nucleo familiare. Ovviamente la preoccupazione della famiglia D’Aversa è tangibile e spiegabile viste le loro precarie condizioni di salute, ma in virtù di quanto suddetto, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Aprilia, Eva Torselli, spiega chiaramente l’emergenza abitativa riferita agli sfratti esecutivi e il disagio sociale presente nella nostra comunità:

“La famiglia D’Aversa è stata contattata diverse volte fin da quando è apparso necessario il trasferimento in un appartamento più accogliente, che offrisse ai coniugi una sistemazione dignitosa. Il Comune inoltre non è più in grado di sostenere la spesa dell’affitto per l’immobile – che ribadiamo essere di proprietà privata – e quindi siamo stati costretti a recedere il contratto di affitto. Evidenziamo la stessa sorte anche per altre famiglie a cui l’ente ha trovato una sistemazione abitativa ma non tutte di natura popolare, rimane invece ancora da collocare la famiglia D’Aversa.

Coniugi D'Aversa

 

Questo ritardo è dovuto a questioni di carattere burocratico da risolvere con il proprietario dell’immobile che ha richiesto la restituzione, allorché, vista la situazione, i servizi sociali si sono presi carico di questa famiglia e a più riprese gli stessi hanno sollecitato la consegna del modello ISEE. Quest’ultimo passaggio è necessario per conoscere la capacità reddituale dei D’Aversa e così possedere quelle giuste nozioni per intervenire definitivamente, ma al momento ancora non è stato presentato. L’assistente sociale nell’ultimo sopralluogo avvenuto Martedì ha ricordato ai coniugi l’importanza del modello ISEE. Purtroppo al momento gli alloggi popolari sono terminati ed inoltre è obbligatorio rispettare la graduatoria, la quale viene aggiornata a metà ed a fine anno. In tal caso la medesima può subire delle variazioni che ovviamente dipendono da quanto denunciato dal modello ISEE e laddove si evincono situazioni familiari preoccupanti, automaticamente, le opportunità di ricevere una casa per tali nuclei aumentano. Come prima soluzione si era pensato di trasferire temporaneamente i coniugi D’Aversa in un ‘Bed and Breakfast’ in attesa di trovare una sistemazione compatibile al loro reddito.”

Eva Torselli

E’ “emergenza sfratti”: approvato un fondo di 60 mila euro

“Con una delibera comunale l’Amministrazione ha stabilito un fondo di 60 mila euro per ‘l’emergenza sfratti’ ovvero concediamo due tipi di possibilità a coloro a cui è stato recapitato uno sfratto esecutivo: in primis l’occasione di sanare (fino a 2500 euro) il pregresso e quindi accordarsi in un certo modo con il proprietario ed essere tuttavia agevolati posticipando il pagamento in attesa di tempi migliori; o qualora non ci fosse una possibilità di replica rispetto a questa questione, a sostegno delle famiglie, l’ente comunale dispensa 5 mensilità per un totale di 2500 euro con il fine di poter sottoscrivere un nuovo contratto d’affitto e avviare le pratiche per un’altra casa. Ma il tutto può avvenire previa consegna del modello ISEE della famiglia di riferimento.

I servizi sociali sono appunto al servizio del cittadino e non vogliamo minimamente deluderlo; la delibera approvata dall’Amministrazione non fa altro che mettere nero su bianco una realtà sociale in pieno mutamento e con diverse situazioni preoccupanti, che con la giusta pazienza e costanza stiamo affrontando. L’Ater ha inoltre incominciato la realizzazione di 87 alloggi, che saranno pronti tra 2-3 anni. Tuttavia Aprilia è in controtendenza con il resto della nazione: in quest’ultimo periodo si registrano molte nascite e dati alla mano rilevano che molti bambini in uscita dalla quinta elementare almeno 200 in più si iscriveranno il prossimo anno, per cui è emergenza sotto tutti i punti di vista. Altro dato allarmante è rappresentato da una moltitudine di richieste di aiuto provenienti prevalentemente da apriliani che sono disperatamente in cerca di un lavoro, di un tetto sotto cui abitare e un piatto caldo. Laddove esiste una rete familiare in qualche modo, pur con difficoltà ci si arrangia, ma quando la suddetta manca è un problema ed i servizi sociali devono essere pronti anche a fronteggiare questo disagio.”

Certi delle condizioni di disagio da tempo sofferte, la figlia dei coniugi D’Aversa si è fatta carico di questo onere e tra 20 giorni circa il modello ISEE verrà consegnato a chi di dovere.

 

Melania Orazi

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