In occasione della ricorrenza cittadina del 18 Febbraio (quarto anniversario dell’inaugurazione del Monumento ai Caduti dello sbarco alleato, dispersi e rimasti senza sepoltura), ci corre l’obbligo di precisare alcuni elementi di conoscenza che aiutino a comprendere cosa è avvenuto anche nel nostro territorio 74 anni fa e farne memoria storica da consegnare alle nuove generazioni.
1 – L’Italia è stata liberata dal fascismo e dall’occupazione nazista, dopo l’8 settembre 1943, grazie al sacrificio di uomini e donne combattenti nella Resistenza, di cittadine e cittadini di numerose città e territori in piena autonomia, di soldati appartenenti all’esercito alleato senza i quali non sarebbe stato possibile sconfiggere la Germania nazista e l’Italia fascista. La Liberazione avvenne dunque in maniera disomogenea nelle varie regioni italiane.In quegli anni drammatici e caotici, in maniera più o meno consapevole, un popolo intero aveva nel cuorela fine della guerra, il traguardo della Libertà, la fine del razzismo (le leggi del ’38) e il desiderio radicale di voltare finalmente pagina. Il Referendum costituzionale del 1946 e la Carta Costituzionale del 1948 hanno consentito di ricominciare il cammino fuori dalla barbarie nazifascista.
2 – Anche la Città di Aprilia è stata liberata dal fascismo e dall’occupazione nazista. Gli alleati che sbarcarono ad Anzio (Nettunia) il 22 Gennaio del 1944 e si scontrarono con l’esercito tedesco e con i fascisti della RSI sui nostri territori, hanno dato un contributo di sangue enorme nei quattro mesi che hanno preceduto la conquista di Roma. E con loro, non meno importante e valorosa è stata la Resistenza dei romani e dei Partigiani dei Castelli che, anche in accordo con i comandi alleati, ha sicuramente impegnato e distratto dal fronte di guerra parte delle enormi potenzialità militari dei tedeschi occupanti, contribuendo quindi alla conquista di Roma del 4 Giugno 1944.
3 – Al di là di ogni retorica e, a volte, fumose celebrazioni come quella della “Giornata della battaglia” del 28 Maggio, inutile, pletorica e fuorviante, è invece utile e necessario ricordare, (e diciamolo ai giovani!), che anche il sottotenente dell’esercito inglese Eric Waters (padre di Roger), insieme a tanti altri soldati alleati ancora anonimi e insepolti, sono caduti per aiutare gli italiani a liberarsi dal fascismo e da un mondo violento, costruito nel nome di principi di supremazie razziali, per accendere una speranza per un futuro di pace, democrazia e tolleranza. Eric Fletcher Waters, contrario alla guerra perché di cultura pacifista,decise di arruolarsi proprio per combattere contro la dittatura nazi – fascista.
4 – Si ricordi che dimenticare, minimizzare,relativizzare serve ad assolvere, ad archiviare, lasciando intatto un “male” che può sempre riprodursi e diffondere nel corpo sociale e nei gangli vitali della Repubblica. Fenomeni diffusi, e purtroppo spesso tollerati, di riproposizione di sciagurate e tragiche ideologie nazifasciste che sembravano morte e sepolte, impongono attenta sorveglianza e applicazione della legalità costituzionale.Chiediamo perciò alle istituzioni locali, agli addetti alla formazione dei giovani, ai sinceri democratici,di non perdere mai di vista il percorso che ci ha condotto, attraverso tragedie inenarrabili, dal fascismo (e razzismo!) alla Costituzione antifascista.E che questa va rispettata (e quindi attuata) e fatta conoscere soprattutto alle nuove generazioni perché è un dono prezioso da conservare e di cui non possiamo assolutamente fare a meno.