Questo pomeriggio, nell’ambito del progetto “Evasione Zero“, sono stati illustrati i vari casi di evasione fiscale che si verificano sul territorio di Aprilia.
La conferenza ha visto la presenza del Sindaco Antonio Terra, dell’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini e del dirigente comunale Francesco Battista. Ecco i numeri delle casistiche:
216 famiglie residenti non iscritte a ruolo Tari ma con conferimenti all’Ecocentro;
– 37 famiglie residenti non iscritte a ruolo Tari ma iscritte all’Albo dei Compostatori;
– 1547 famiglie residenti non iscritte a ruolo Tari ma che hanno ritirato il kit per la raccolta differenziata porta a porta;
– 119 famiglie non residenti e non iscritte a ruolo Tari ma con conferimenti all’Ecocentro;
– 216 famiglie non residenti e non iscritte a ruolo Tari ma iscritte all’Albo dei Compostatori;
– 610 famiglie non residenti e non iscritte a ruolo Tari ma che hanno ritirato il kit per la raccolta differenziata porta a porta;
– 2557 famiglie residenti con utenze cessate, per le quali si è deciso di effettuare un controllo sulla singola posizione al fine di riscontrare eventuali evasioni;
– 7369 famiglie residenti non ricadenti nelle fattispecie sopra indicate ma comunque non iscritte a ruolo Tari;
– 535 famiglie residenti non iscritte a ruolo Tari ma oggetto di condono negli anni precedenti;
– 1188 utenze iscritte a ruolo con intestatario deceduto/cessato;
– 524 utenze iscritte a ruolo ma con codice fiscale errato.
Per il momento, a seguito dell’emissione di 496 avvisi di accertamento, sono previsti incassi per 810mila euro.
“Siamo certi – ha detto il Sindaco Antonio Terra – che il lavoro di contrasto all’evasione fiscale ci darà il risultato atteso. Il rispetto del principio dell’equità fiscale ci consentirà di dare all’ente comunale la certezza delle entrate, una delle due colonne portanti assieme a quella dell’oculatezza delle spese. O
ltre che per ragioni di rispetto di chi ha sempre pagato i tributi locali rispetto a chi li ha evasi, ciò si rende necessario anche per il crollo verticale delle rimesse dello Stato, passate dai sedici milioni di euro del 2010 agli attuali cinque milioni di euro. Contiamo, tuttavia, alla fine di questo processo di verifica fiscale di essere anche più equi rispetto ai tributi e alle spese che sosteniamo per dare i servizi alla nostra Città”.
“Estendere la base dei contribuenti – ha concluso l’Assessore Roberto Mastrofini – vuol dire automaticamente dividere per un numero maggiore di essi quanto il Comune prevede di incassare attraverso i tributi locali.
È chiaro però che, al di là degli slogan facili, l’effetto principale del nostro progetto sull’Evasione Zero, è il ripristino del principio dell’equità fiscale, riportando nella legalità chi fino ad oggi non c’è stato, capendo anche le situazioni di difficoltà con la possibilità di ratealizzazioni anche estese nel tempo”.