Gli organizzatori di “Cinofiliamoci” delusi dalla risposta degli apriliani

La fredda risposta all’iniziativa “Cinofiliamoci”, lascia perplessi gli organizzatori sull’interesse degli apriliani per il sociale

Apriliani dal cuore d’oro? Parrebbe di no.

Il sasso viene lanciato da Marcello Nuti, vice Presidente dell’Associazione Aprilia in Progress.

Dopo la fredda (forse anche glaciale) risposta avuta all’evento “Cinofiliamoci” di sabato scorso Nuti, a livello personale come tiene a sottolineare, ha voluto dare sfogo a tutto il suo rammarico:

“Aver speso due mesi di lavoro per racimolare solo 111,40 € è una grande delusione.

Ci aspettavamo più partecipazione dagli apriliani, anche perché l’evento aveva scopi benefici.

E invece ci siamo resi conto che l’interesse su questi temi è davvero minimo.

Sia perché la partecipazione è stata molto ridotta.

Sia perché alcuni di quei pochi hanno anche avuto comportamenti spiacevoli in alcune circostanze“.

Possibile che arrivare fino al campus universitario della Sapienza distaccato a Pomezia fosse un impedimento così grande?

“Ok – ammette Nuti – era sabato e l’evento era previsto alle 19.

Ma era pur sempre una iniziativa benefica conclusasi in circa un’ora e mezza”.

Forse le attività proposte non erano di grande interesse?

Beh anche su questo punto si può discutere.

“Dimostrazioni delle unità cinofile – ricorda il Vice Presidente di Aprilia in Proress – delle forze di pubblica sicurezza e sbandieratori potevano senz’altro garantire un piacevole intrattenimento”.

L’unica altra possibilità rimane quella dello scarso interesse per l’evento in sé, indipendentemente da altri fattori.

E questo sarebbe grave.

“Se una città con due grandi centri per disabili, ed almeno tre associazioni che si occupano principalmente di assistenza ai disabili stessi, non ha la sensibilità di rendersi partecipe in occasioni del genere, allora la situazione è grave.

Indifferenza forse è un termine eccessivo.

Una volta raggiunta quella soglia, sarebbe davvero dura tornare indietro.

L’unica possibilità – conclude Nuti – è che le Associazioni non si arrendano e continuino nella loro opera di promozione e sensibilizzazione”.

E che gli apriliani si rendano conto di quanto possono fare con un contributo anche minimo.

di Massimo Pacetti

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