Gli operatori del mercatino dell’usato e dell’antiquariato hanno espresso il loro malcontento nei confronti dell’Amministrazione.
Uno scritto affisso nelle bacheche accanto alla Posta di Piazza Marconi descrive al meglio la situazione.
In sostanza, la protesta muove dal mancato avviso della scadenza del mandato che permette agli operatori di aprire mensilmente i loro stand.
Da questo volantino di protesta nasce la presa di posizione di Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati.
Che si schierano al fianco degli operatori del mercatino.
Prima di esprimere le loro opinioni sulla vicenda, Grillini e Pentastellati ripercorrono l’iter amministrativo del mercatino:
” L’organizzazione dei “mercatini” è stata demandata dal Sindaco già dal 2012.
Anno in cui, con Delibera di Giunta 106, fu incaricata della gestione degli stessi l’Associazione Culturale Ulisse fino a febbraio del 2013.
Allora il mercatino, da svolgersi in Piazza Roma, prevedeva 30 aree per spuntisti.
Con delibera n. 67 del 12/03/2015, acclarato il successo del mercatino, i posteggi furono ampliati a 60.
Visto l’aumentare dell’impegno organizzativo, l’Amministrazione revocò l’affidamento all’Associazione per affidarlo al Comitato Grandi Eventi, coadiuvato oggi dal Comitato di quartiere Aprilia Centro.
L’assegnazione prevedeva un incarico annuale prorogabile.
Il concessionario dell’organizzazione dovrebbe provvedere ad assegnare i posteggi e coordinarsi con le altre associazioni che intendono creare altri eventi.
Ciò al fine di non incorrere nella spiacevole disdetta all’ultimo minuto, come accaduto il 28 maggio.
Alla fine di ogni giornata del mercatino il Comitato, o le associazioni che lo coadiuvano, deve trasmettere al SUAP l’elenco degli espositori che hanno partecipato.
Lo stesso Comitato è responsabile del corretto svolgimento del mercato e della verifica preventiva sui requisiti degli ambulanti.
Questo sia ai sensi della normativa regionale che del regolamento comunale, assumendosene ogni responsabilità civile ed amministrativa.
Quindi presumiamo che sia anche deputato a controllare che ognuno degli ambulanti sia dotato del tagliando barra e occupa.
Il quale legittima l’occupazione del suolo pubblico per le manifestazioni di questo genere.
È facoltà del Comitato chiedere agli operatori un corrispettivo quale rimborso delle spese sostenute per l’organizzazione, la pubblicità, la pulizia ecc.
Somma da rendicontare semestralmente all’Amministrazione“.
Arriva nella parte finale il nodo cruciale del comunicato congiunto dei due movimenti:
“A nostro avviso – scrivono – l’evento di per sé è una ottima iniziativa, a costo zero per il cittadino.
Solo grazie agli ambulanti e agli organizzatori riesce a svolgersi.
Quello che ci fa sempre stupire è la poca trasparenza.
Infatti, non sono rese pubbliche le rendicontazioni del Comitato Grandi Eventi.
Un altro dubbio che ci assale è: tutti gli ambulanti che partecipano, conservano il tagliandino tutta la giornata?
A quanto ammonta l’incasso della parte in corrispettivo?
Ricordiamo che sono comunque soldi pubblici, che devono essere rendicontati pena la decadenza del mandato.
Per questo, non avendo trovato notizie di sorta sulle rendicontazioni, chiederemo tramite accesso agli atti di averne copia.
La documentazione, tranne quella non divulgabile per vari motivi, sarà condivisa con tutti i cittadini di Aprilia.
A proposito di mandato, ci siamo chiesti: ma se è annuale ed è stato rilasciato per la prima volta il 12/03/2015 e rinnovato il 14/04/16 con delibera 126, non doveva essere rinnovato prima della scadenza quindi entro e non oltre il 14/04/16?
Come mai il 16/05/2017 il mercatino si è svolto regolarmente, malgrado l’autorizzazione fosse scaduta, e il 28 maggio è saltato?
Carissimi ambulanti de “Le Radici di Aprilia” – concludono – non mollate.
Speriamo sinceramente che il Mercatino dell’antiquariato venga valorizzato a dovere, creando campagne pubblicitarie oltre confini comunali.
E che attragga sempre più persone anche dai comuni limitrofi, diventando un vero appuntamento esclusivo per gli amanti di oggetti unici.
Che lo svago e il divertimento siano compagni del vostro lavoro”.
di Massimo Pacetti