Anche tra i corpi dello Stato c’è disparità di trattamento a livello salariale.
Questa è la denuncia del Conapo, Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco.
Il Segretario Generale Antonio Brizzi ha iniziato lo scorso 15 maggio uno sciopero della fame per chiedere maggiore attenzione a riguardo:
“La protesta – scrivono dal Sindacato – che avverrà in contemporanea in tutte le province d’Italia.
Ha l’obiettivo di sensibilizzare il Governo in vista dell’approvazione del decreto di riforma del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prevista nei prossimi giorni.
Questo sindacato invierà una nota in Prefettura per far consegnare al rappresentante del governo sul territorio le richieste per il premier Gentiloni e per i ministri Minniti e Madia.
Si chiede di stanziare maggiori fondi per risolvere la grave disparità di trattamento oggi esistente con gli altri corpi.
Tra cui la Polizia e lo stesso Ministero dell’Interno.
Tale disparità oggi ammonta a 300 euro nette mensili.
Con punte di 6/700 per i gradi più alti.
Il sindacato CONAPO chiede anche d’inserire, all’interno del decreto, un preciso vincolo di legge.
Affinché le risorse finanziarie, qualora insufficienti all’equiparazione, siano destinate esclusivamente al personale in divisa del dei Vigili del Fuoco che ha funzioni operative.
Sino ad avvenuta equiparazione con gli altri corpi.
La protesta – concludono – si unisce a quella in atto a Roma sin dal 15 maggio.
Ove Antonio Brizzi, segretario generale del CONAPO, è impegnato in uno sciopero della fame sino al giorno dell’approvazione del decreto.
Per chiedere al governo pari dignità retributiva tra corpi dello stato”.
di Massimo Pacetti