Il Comitato Aprilia Centro non ci sta: “Il parco Manaresi non è pericoloso”

Il Presidente del Comitato di Quartiere Aprilia Centro Marco Finotti risponde all’accusa pericolosità del parco Manaresi

Ieri l’accusa sulla pericolosità del parco Manaresi (e non solo), oggi la risposta di chi si occupa della struttura.

Il Comitato di Quartiere Aprilia Centro, da sempre attento alla gestione dell’area verde, controbatte all’accusa mossa dai cittadini penstastellati.

E lo fa rispondendo punto per punto:

“Apprendiamo dalla stampa – scrive il Presidente Marco Finotti – che alcuni cittadini, a seguito di un sopralluogo presso alcune aree verdi, avrebbero descritto l’area giochi del Parco Manaresi come pericolosa per i bambini.

Inoltre avrebbero suffragato tale ipotesi con alcune foto.
In qualità di presidente del Comitato di Quartiere Aprilia Centro, che gestisce la manutenzione del prato con alcuni volontari, mi sento in dovere di puntualizzare alcune cose:
l’area giochi non è assolutamente pericolosa;
l’altalena blu ha avuto alcuni interventi di riparazione poche settimane fa (sostituendo l’asse di sostegno centrale)
– la rete gialla per far arrampicare i bambini è stata acquistata nuova.
Ma non è stata ancora montata in quanto i volontari hanno dovuto riparare i danni da atti vandalici;
– nella casetta in legno è stato sostituito il pavimento, anch’esso vandalizzato.
Tutti questi interventi sono stati fatti a spese dei volontari, per lo più a seguito di atti vandalici.
Sui quali si è cercato di intervenire il prima possibile.
Si ringrazia però della segnalazione.
E si conferma che a breve verrà avviata la sostituzione della rete gialla, sotto la supervisione del personale della Aprilia Multiservizi come sempre.
Sarebbe bello però – continua Finotti – che quei cittadini così solerti a denunciare danni e pericolosità si presentassero anche nelle giornate di manutenzione.
Per aiutare quei volontari che dedicano tutto il loro tempo libero a mantenere decorosa quell’area giochi.
Patrimonio di tutti i bambini di Aprilia.
Capiamo la necessità di alcuni di acquisire visibilità, specialmente in vista delle prossime elezioni.
Ma auspichiamo che in futuro tale visibilità non venga più cercata sulle spalle di cittadini volontari.
I quali con grande fatica cercano di rispondere colpo su colpo al degrado.
Rubando tempo prezioso ai propri cari e con propri fondi, senza utilizzare quelli pubblici”.
di Anna Catalano

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