“Sulla vicenda dei Punti di primo intervento e, più in generale, dell’offerta sanitaria della provincia di Latina, la Regione agisce tenendo conto le esigenze dei diversi comprensori e nella prospettiva, più generale, di garantire servizi sempre più appropriati.
La Regione ha mantenuto i punti di primo intervento anche contro le decisioni del governo nazionale che ne imponevano la chiusura, scongiurando la pesante penalizzazione per il territorio pontino che conta ben sette strutture. Un risultato ottenuto a fronte di una intensa attività del consiglio attraverso gli strumenti delle interrogazioni, ordini del giorno e question time. L’azione del Partito Democratico nelle sue espressioni politiche e istituzionali si è sempre mossa per mantenere aperti e operativi h24 i punti, senza perdere di vista la necessità di mettere in campo un nuovo e più efficiente modello sanitario in grado di incentivare le prestazioni sul territorio alleggerendo il numero dei ricoveri in ospedale e gli accessi al pronto soccorso. In questa ottica rientrano appieno le funzioni assunte dalle Case della salute allestite a Sezze, Priverno, Aprilia, Gaeta e con quelle di prossima realizzazione a Sabaudia e Minturno. Per queste ultime due la decisione è ormai certa.” spiega il consigliere regionale.
“La sfida è dare vita ad nuovo modello sanitario: se da un lato si possono mantenere operativi i punti di primo intervento e migliorare le prestazioni ambulatoriali, dall’altro la Asl ha messo in campo un sistema basato sulla presa in carico (con un apposito protocollo di recente firma), sulla prevenzione su una proficua collaborazione con i medici di famiglia, sulla valorizzazione della Guardia Medica, così da non gravare su ospedali e pronto soccorso. Allo stesso tempo vanno potenziati il dea di primo livello a Formia e il dea di secondo livello di Latina; resi sempre più complementari Fondi e Terracina per sopperire alle esigenze del centro della provincia, e realizzare il policlinico del Golfo. Fondamentale, inoltre, il rapporto con l’università, che deve essere sempre più un punto di forza per il nostro territorio.” prosegue nella nota.
“Occorre sviluppare un’azione decisa per non far rimanere Latina la penultima provincia nella distribuzione della quota capitaria: questa deve essere una battaglia di tutte le forze politiche. Latina è la seconda provincia del Lazio in termini di abitanti, senza dimenticare l’incremento vertiginoso di potenziali utenti durante il periodo estivo. Aumentare la quota capitaria deve diventare una battaglia di tutte le forze politiche per dare maggiori risposte alla popolazione.“ conclude il consigliere.