Il Consiglio Comunale sostiene il riconoscimento della LIS.

L’insegnamento della Lingua Italiana dei Segni è fondamentale per l’integrazione delle persone sorde o sordo-cieche.

E’ stata pubblicata la Delibera di Consiglio Comunale n. 26 dello scorso 29 maggio che impegna l’Amministrazione a promuovere azioni di sensibilizzazione verso la Regione Lazio ed il Parlamento per il riconoscimento della Lis, la Lingua dei Segni Italiana.
La proposta di Delibera è stata votata all’unanimità dai componenti del Consiglio, all’ insegna della coesione verso le pari opportunità  e l’adozione di politiche sociali positive, rivolte a rimuovere gli ostacoli che si frappongano al pieno sviluppo di ogni cittadino ed alla sua effettiva partecipazione alla vita civile, politica, economica e sociale.

lingua segni

Tutte le persone, infatti, private dei diritti umani linguistici, non potendo godere di un equo rapporto con il mondo esterno (sanitario, istituzionale, giudiziario, sportivo, politico, o semplicemente con i contesti di vita quotidiana più comuni) vengono limitate nell’accesso all’istruzione, all’informazione e in definitiva nella libertà personale.
In considerazione di ciò, l’apprendimento della Lingua dei Segni a scuola come prima lingua facilita il percorso scolastico e l’integrazione sociale fin dall’infanzia. La Lis è infatti una lingua strutturata da proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche, lessicali, ed utilizza il canale sensoriale visivo.
Il Consiglio Comunale ha indicato nel riconoscimento della Lingua dei Segni, oltre ad una conquista di civiltà, una necessità non più procrastinabile per consentire la piena integrazione delle persone sorde o sordo-cieche nella società civile e per garantire i loro diritti di uguaglianza sanciti dalla Costituzione.

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