Il Rosselli di Aprilia è in tumulto.
Solo un mese fa è iniziata la scuola e gli studenti, come i professori, sono costretti già a convivere con un importante disagio relativo agli orari delle lezioni. Questa difficoltà colpisce principalmente i ragazzi ed i docenti che usufruiscono di mezzi pubblici (treno, pullman, ecc.) per arrivare a scuola.
Il 3 ottobre i ragazzi hanno scioperato, ma a nulla è servito, visto che le decisioni prese dalla nuova preside dell’istituto sarebbero il risultato di condizioni dettate dalle legge.
La replica dei ragazzi colpiti da questo disagio, non sta tanto nell’organizzare scioperi, ma: “Vorremmo discutere sulle possibili soluzioni di questa faccenda, perché questo improvviso cambio d’orario porta non pochi disagi a una buona percentuale della scuola che viaggia con mezzi pubblici. La preside non fa altro che rispettare la legge, scioperare quindi è inutile”.
L’inizio di settimana è alle porte e potrebbe rivelarsi fondamentale per il normale proseguimento delle lezioni, visto che è in programma un’assemblea d’istituto e gli studenti potranno discutere di questo fatto tutti insieme e trovare delle alternative possibili ed accettabili.
Il problema. I ragazzi durante la settimana usciranno due volte alle 14.05 ed i restanti quattro giorni alle 13.20, quindi il sabato saranno in classe per 5 ore invece che 4. L’entrata per gli studenti è alle ore 8.15, in modo tale da creare ore da 60′ minuti, come la legge prevede. Ma i trasporti scolastici che accompagnano i ragazzi a scuola hanno orari diversi: gli studenti del Rosselli che utilizzano i mezzi pubblici entrano a scuola con almeno 15 minuti di ritardo e ciò crea un enorme disagio anche ai professori, che non sanno come comportarsi, rischiando di iniziare a fare lezione con metà classe che ancora non è presente. Ma il problema non è solo questo. Sembra che il numero delle aule scarseggi, infatti circa 7 classi fanno lezione in laboratorio ed ogni volta che serve, devono traferirsi nella sezione vuota lasciata dagli studenti, che in quel momento sono appunto in laboratorio. In questo modo si perdono almeno 10 minuti per cambiare classe.
La voce dei ragazzi. “Desideriamo sentirci più partecipi in questa decisione perché in fin dei conti siamo noi ragazzi ad essere colpiti da questo disagio senza escludere però i professori, soprattutto coloro che partono da Napoli, Caserta o località lontane da Aprilia, per i quali l’unico modo per arrivare a scuola è il treno”.
Melania Orazi
Che si adeguino i servizi pubblici. ….