Approvata la legge contro il cyberbullismo ci si attendeva un incremento delle risorse da dedicare al contrasto del fenomeno.
E invece il Viminale ha programmato un taglio del personale: da 1.530 a 1.246 unità.
Il Sindacato della Polizia di Stato “Libertà e Sicurezza” esprime tutto il suo rammarico per questa decisione.
E lo fa attraverso le parole del Segretario Generale Giovanni Iacoi:
“L’attuale Governo continua a promettere sicurezza ai cittadini.
Ma noi poliziotti, che siamo pronti a garantirla, vediamo solo tagli alle risorse.
Specialmente quelle economiche ed umane.
Oppure le chiusure di posti di lavoro ed un inidoneo ricambio generazionale.
Ogni giorno assistiamo impotenti alla perdita di elevate professionalità, formatesi nel tempo nei vari rami dell’investigazione.
I nostri colleghi, prossimi al pensionamento, non avranno la possibilità di trasmetterle a chi loro subentrerà nel nostro affascinante mondo.
La chiusura di parte degli Uffici di una Specialità come quella della Polizia Postale e delle Comunicazioni è e sarà una perdita irrecuperabile.
A mio avviso – conclude Iacoi -, al contrario, proprio per questo suo precipuo indirizzo lavorativo, essa dovrebbe vedere l’incremento dei propri Centri investigativi.
Stante la crescente necessità di garantire la ordinaria ma sempre più intensa attività di contrasto al crimine informatico, oggi sempre più evoluto.
Tramite esso, infatti, si alimentano il terrorismo, la criminalità comune e politica e le Mafie”.
di Massimo Pacetti