INPS, Tv e radio pontine salvate dal Senatore Moscardelli

Il Senatore Moscardelli, insieme ai colleghi Giorgio Santini e Rosa Maria Di Giorgi, hanno proposto una semplificazione di una norma obsoleta la cui interpretazione da parte dell’INPS ha generato una serie di provvedimenti sanzionatori abnormi.

Una buona notizia per una vicenda che stava mettendo in crisi l’intero comparto delle radio-televisioni ,soprattutto della provincia di Latina, oggetto di recenti verifiche ispettive da parte dell’Inps, sulla base di un’interpretazione della legge che risale al lontano 1947.

Protagonista è stato il Senatore pontino del Partito Democratico Claudio Moscardelli, primo firmatario di un importante emendamento, approvato dalla V Commissione Bilancio nella seduta del 28 novembre 2017. Il senatore, insieme ai colleghi Giorgio Santini e Rosa Maria Di Giorgi, hanno di fatto proposto una semplificazione di una norma datata e ormai obsoleta, al limite della costituzionalità, la cui interpretazione da parte dell’INPS avrebbe generato una serie di provvedimenti sanzionatori abnormi che avrebbero messo in ginocchio tutti gli operatori del settore radiotelevisivo che in Italia dà lavoro a migliaia di persone.

Le emittenti della pianura pontina, (che stranamente sono state le prime ad essere colpite a tappeto dagli interventi ispettivi e sanzionatori dell’INPS), vogliono tutte insieme, rendere pubblica la loro gratitudine per la serietà e caparbietà dimostrata dal senatore Moscardelli nel portare a compimento un provvedimento che tutela lavoratori e imprese. Il provvedimento non elimina alcun adempimento tributario, non genera alcuna forma di sovvenzione, ma evita solamente un’inutile duplicazione di un onere in tema di certificazione.

Siccome riteniamo che uno dei primi compiti del potere politico è quello di eliminare le “storture” del Paese che si governa, va dato atto che l’impegno profuso dal senatore e dai suoi colleghi non può che riavvicinare i cittadini alla politica e allontanarli dal populismo di questi ultimi anni. Questa notizia che certifica il riconoscimento dell’alto valore sociale che ha il settore delle imprese radiotelevisive e dell’impegno che il mondo politico ha e deve avere, nei confronti delle istanze dei singoli cittadini e del mondo delle Piccole e Medie Imprese.

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