Ispezione al sito occupato in via delle Valli

L’intervento mirato è stato eseguito dalla Polizia Locale in collaborazione con il Sindaco in seguito alle sollecitazioni da parte del Comitato di Vallelata

L’invito ad intervenire da parte del Presidente del Comitato di Quartiere Vallelata, Roberto Antonio Sicuro, è stato accolto dalla Polizia Locale di Aprilia che proprio nella giornata di ieri ha provveduto a fare un sopralluogo presso la struttura situata al civico 20 di via delle Valli. L’operazione avrebbe avuto il via dopo ripetuti solleciti da parte del Presidente, il quale metteva in luce in una nota la poco apprezzabile condotta da parte di una dozzina di persone facenti riferimento ad una comunità nomade presente in quell’area: “Nella giornata di ieri – ci spiega il Presidente – due Vigili Urbani hanno compiuto un’ispezione valutativa, allarmati anche dai ripetuti solleciti da parte del Comitato.
La comunità – da quanto si evince dalle foto – sembra aver realizzato all’interno di un’area di proprietà delle Ferrovie dello Stato 8/10 baracche: l’appezzamento di terra è situato alle spalle della Stazione di Aprilia. Nelle foto inoltre si vede il cancello di accesso che a suo tempo era chiuso da un lucchetto.”

Un controllo da parte della Polizia Locale in collaborazione diretta col primo cittadino era nell’aria: “In quella zona abbiamo fatto più di un sopralluogo”, ci spiega il Sindaco Antonio Terra. “Segnalazioni di tale entità ci sono sopraggiunte anche da via Carroceto e dall’ex Enotria, alle spalle della quale si può notare un’area di demanio statale occupata da alcuni ripari di fortuna. Insieme alla Polizia Locale abbiamo prontamente verificato lo stato delle cose e riferito il tutto alle Ferrovie dello Stato, sollecitandoli ad una essenziale ed immediata messa in sicurezza del sito. Più in là e con le dovute precauzioni faremo un accesso più approfondito per valutare in toto la situazione e – tramite il supporto delle autorità presenti sul territorio – molto probabilmente provvederemo a stendere un censimento. All’interno del sito a vista d’occhio dimorano circa 20 persone con diversi bambini in condizioni non proprio salubri.”

Melania Orazi